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Comunicati stampa

Consiglio regionale: libro fondiario, Tunnel del Brennero e sicurezza in A22 i temi trattati

Approvato il ddl 10 sulla telematizzazione del Libro Fondiario. Respinta la mozione dei 5 Stelle per rivedere il progetto del Tunnel del Brennero. Sospesa la trattazione della mozione della Lega Nord per la sicurezza su A22 in previsione di un tavolo di lavoro

Chiusi i lavori del Consiglio regionale.Primo punto all'ordine del giorno, il disegno di legge n.10: Disposizioni in materia di libro fondiario,  un intervento tecnico sul libro fondiario: 

I lavori del Consiglio regionale sono stati aperti con il saluto delPresidente Diego Moltrer al consigliere Massimo Fasanelli (Amministrare e Civica Trentina), subentrato a Silvano Grisenti. E’ stata comunicata anche l’uscita dal gruppo Movimento 5 Stelle da parte della consigliera Bottamedi, passata al gruppo Misto.


Disegno di Legge 10 

l’Art.1 riguarda l’informatizzazione del Libro Fondiario e prevede le procedure telematiche per la trasmissione dei dati. Approvato con 3 voti di astensione. L’Art. 2,3 e 4  riguardano aspetti di natura tecnica e l’entrata in vigore della legge.

Tutti gli articoli sono stati approvati con i tre voti di astensione. La legge è stata quindi approvata.

 

Mozione n.13

Ritirata la mozione n.8, è stata trattata la mozione n.13, presentata dal Gruppo M5S per impegnare la Giunta regionale a ridiscutere il progetto della nuova ferrovia del Brennero. Il consigliere Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle) ha presentato la mozione, parlando “di palese disinformazione dei cittadini sulla tematica del Tunnel del Brennero”. “Lo studio Public Health dell’Università di Innsbruck è stato più volte richiesto ed è stato puntualmente riservato. Le scuse addotte - ha detto - è che non sarebbe più attuale”. “Lo studio, arrivato poi in forma anonima nello studio dell’onorevole Fraccaro - ha ricordato il consigliere Degasperi - rivela che il Tunnel non risolverebbe i problemi che si propone di risolvere”. Ha quindi detto che la Giunta deve rivedere il progetto. Claudio Civettini (Lega Nord) è intervenuto sostenendo che “la Regione Trentino-Alto Adige dovrà essere il cuore dell’Europa della Regioni e non possiamo mettere in discussione su scelte che ci dovrebbero mettere in condizione di esserlo. Sulla trasparenza possiamo discutere ma non sulle scelte strategiche”. Hans Heiss (Verdi) ha sottolineato il pericolo per la salute rappresentato dal trasporto su strada, ma ha anche detto che la maggioranza vede la soluzione nella galleria di base del Brennero,”che non è una buona soluzione: “Si cerca una via d'uscita in un progetto di costruzione, piuttosto che in una politica dei trasporti ragionevole”.

Alessandro Urzì (Misto) ha parlato di un giusto dibattito, ma “non permetto che si apra la discussione con una conclusione. E’ una mozione chiusa, che invita al no, non al si. E’ una mozione fatta per essere bocciata e forse per poter dire che non c’è volontà di discutere”. “Non può essere un vecchio studio alla base della ridiscussione del progetto del tunnel di base”. “ “Il professore che ha elaborato lo studio - ha detto Paul Köllensperger (M5S) - non è stato incaricato dai NoTav,  ma era stato commissionato dal gestore del progetto. Il Brennero ha bisogno di soluzioni immediate per il loro traffico in transito, non è possibile attendere per un progetto del secolo”. Per Köllensperger occorre applicare politiche che disincentivano il trasporto su gomma: “In Tirolo hanno adottato misure per frenare il traffico di transito, qui si parla solo del tunnel e non facciamo niente. Attualmente non è giuridicamente possibile forzare il trasporto merci su rotaia e al momento non c'è inoltre alcuna garanzia che le merci uno giorno dovranno passare attraverso il tunnel. Senza questa condizione, non si può essere d'accordo con il progetto del tunnel”.

“Richieste simili erano già stati fatte in passato, ha detto Pius Leitner (Freiheitlichen), “Questa mozione dei 5 Stelle è lontana dall’essere concreta.  Finora sono stati spesi 547 milioni Secondo i governi che dovrebbero finanziare non c’è nessun problema, ma il costo stimato è sempre più elevato e i cittadini non potevano immaginare quanti miliardi costerà il progetto in sé. Probabilmente non sarà possibile evitare che il progetto vada avanti, ma si deve insistere sul fatto che le risorse siano utilizzate al meglio”. Leitner ha quindi chiesto la votazione separata tra le premesse e il dispositivo.

“Quello che non mi vede d’accordo con questa mozione - ha detto il Vicepresidente della Giunta Regionale, Arno Kompatscher - è che si parla di un progetto segreto, ma non è affatto così. Invito i colleghi a vedere i documenti depositati anche in Consiglio provinciale di Bolzano, dove vengono spesso presentate interrogazioni. Inoltre - ha detto replicando a Degasperi - lo studio Public Health non era segreto, ma era stato già pubblicato e discusso e le conclusioni sono diverse da quelle presentate in questa mozione, perchè si parla della necessità di misure accessorie che noi abbiamo già richiesto al Governo”. “Per quanto riguarda i finanziamenti, l’Unione Europea ha già assicurato che coprirà il 40% del Tunnel di base e il 30% delle tratte di accesso. I Fondi sono stati poi previsti anche nel ddl “Salva Italia” e nel patto di stabilità, oltre che dagli introiti dell’Autostrada del Brennero”. Inoltre “La società che svolge i lavori ha vinto i ricorsi presentati al TAR, e quindi il 3 ottobre potrò sottoscrivere il contratto che permetterà di andare avanti”.  Il Vicepresidente Kompatscher ha quindi dichiarato voto contrario alla mozione: “poichè, oltretutto, contiene molte inesattezze”.

Il consigliere Degasperi ha replicato sostenendo che i dati riportati sono frutto di studi e che semmai sono quelli che andrebbero confutati. Ha quindi presentato la relazione di Public Health: “I dati che noi siamo andati a cercarci fanno acqua da tutte le parti. Con i dati che ci vengono proposti quotidinamente, investire 64 miliardi di euro quando già oggi con investimenti banali l’attuale linea potrebbe raddoppiare il trasporto, non ha senso”.

In dichiarazione di voto, Andreas Pöder (Misto) ha detto che “ forse si è lavorato in modo sbagliato dall’inizio”, “ma adesso mettersi a discutere il progetto è poco concreto. Avrei voluto che mi si dicesse come modificare il progetto. Ciò nonostante, voterò a favore della mozione perchè permette di aprire una discussione”. “I dati che hanno dato il via al progetto oggi non sono più validi”. Walter Blaas (Süd-Tiroler Freihiet) ha quindi detto che il suo gruppo voterà contro le premesse, ma a favore del dispositivo.

Per Marino Simoni (Progetto Trentino) qualsiasi rallentamento di questa opera rappresenterebbe un danno per le imprese trentine e sudtirolesi ed ha quindi annunciato voto contrario.

Le premesse sono state respinte con 3 voti favorevoli, 47 contrari e 7 astenuti. Il dispositivo è stato respinto con 13 voti favorevoli, 36 contrari e 3 astenuti.

 

Mozione n.15

Punto successivo la mozione n.15, presentata dai Consiglieri regionali Fugatti, Civettini e Bezzi, che chiede alla Giunta di prevedere il divieto per gli autisti di camion di effettuare il riposo settimanale a bordo del mezzo nelle aree di sosta lungo l’Autostrada del Brennero, “al fine di scongiurare e diminuire la concorrenza sleale dei Paesi dell’Est”. Il Consigliere Fugatti (Lega Nord), nel presentare la mozione, ha spiegato che si basa anche una normativa applicata in Francia, dove vengono sanzionate anche alcune modalità di retribuzione “che mettono in pericolo anche la sicurezza di coloro che viaggiano”, “poichè la notte ed i giorni festivi non possono essere considerati giorni di riposo. E’ chiaro che per una ditta costa di più far uscire il camion all’interporto che farlo fermare in una stazione di servizio, ma se noi li obblighiamo a farlo, si potrà evitare la concorrenza sleale di autotrasportatori dell’est rispetto ai nostri”. “Noi dobbiamo trovare il modo per porre un rimedio a questa situazione”. “Ci dobbiamo impegnare per una azione chiara, forte, decisiva, per aiutare i nostri autotrasportatori”.  “E’ una norma che va negli interessi delle imprese artigianali trentini: i nostri autotrasportatori locali non dormono negli autogrill”.

Arno Kompatscher ha replicato che “La Giunta regionale si è già occupata di questa materia: possiamo condividere alcuni obiettivi, ma vanno riformulate le proposte. Innanzitutto vietare la sosta nelle aree, potrebbe portare ad alcune situazione pericolose, perchè gli autotrasportatori potrebbero uscire dall’Autostrada e fermarsi nelle strade, come succede già a Vipiteno dove esistono situazioni negative. Occorrono quindi delle azioni preventive, occorre prevedere delle aree di sosta apposite a pagamento che al momento non sono disponibili”. “Per quanto riguarda il secondo punto, le diminuzioni del costo del pedaggio per  i locali,   occorre operare attraverso protocolli e regolamentazioni straordinarie per il quale non abbiamo al momento competenza. Sul terzo punto segnalo che vi sono stato controlli e che sono stati anche sequestrati dei mezzi”. Ha quindi proposto al proponente di ritirare la proposta e di elaborarne una insieme.

Maurizio Fugatti (Lega Nord) ha replicato che ritirare la mozione non è utile alle finalità della stessa. “Noi crediamo che la possibilità di affrontare questo problema ci sia. A22 qualcosa può fare, appellandosi al problema sicurezza. Accettiamo di ritirare la mozione, a patto di un impegno di aprire un tavolo con A22, Regione e categorie locali”.

Il vicepresidente Kompatscher ha replicato che occorre parlare si con A22, ma che non è possibile aprire un tavolo di lavoro perchè esistono prima delle questioni da risolvere anche per le posizioni differenti tra le due province.

Marino Simoni (Progetto Trentino) ha chiesto a Fugatti di sospendere la mozione, per sentire anche i Comuni, come indicato dallo stesso Kompatscher: “Non possiamo permettere che siano coinvolti solo Provincia e Autostrada: se chiudiamo le aree di sosta, senza una adeguata programmazione, andranno poi da qualche altra parte”. Ha quindi invitato ad elaborare un testo più condivisibile.

Il Consigliere Fugatti si è quindi detto favorevole a sospenderne la trattazione, a fronte di un impegno su tempi brevi.

Esauriti i punti all’ordine del giorno, sono stati chiusi i lavori.