Salta la navigazione | Area riservata | Login | Sitemap | Deutsch | Cookie | Privacy
Piazza Dante 16 | I-38122 Trento
Tel.: +39 0461 201 111
Piazza Duomo 3 | I-39100 Bolzano
Tel.: +39 0471 990 111
Posta elettronica certificata

Comunicati stampa

Fumata nera sul Vicepresidente di lingua italiana

Al termine della terza votazione, a causa di un dibattito sul numero legale, il Presidente Widmann ha proposto di chiudere la seduta e di rinviare al prossimo Consiglio la nomina.

Nulla di fatto per il nome del Vicepresidente di lingua italiana. Al termine della terza votazione, poichè risultavano 35 schede, mentre i presenti in aula, dalle tessere, sembravano essere 37, si è aperta una discussione da parte delle minoranze. Di fronte alle proteste sull'interpretazione del regolamento, il Presidente Widmann ha proposto di trattare il tema della Vicepresidenza nella prossima seduta del Consiglio regionale.

La cronaca dell'ultima parte della seduta

Dopo l’elezione del Presidente Widmann, Graziano Lozzer (PATT) ha proposto come vicepresidente Lorenzo Ossanna.

Brigitte Foppa ha invece proposto il nome di Chiara Avanzo: “I consiglieri della maggioranza - ha detto - non si sono comportati in modo coerente. Sembra che si stia lavorando per creare una quota a favore degli uomini in Trentino”. “Per  noi la Presidente Avanzo ha lavorato bene e non si capisce perchè non possa essere nominata Vicepresidente”.

Andreas Poeder ha chiesto di procedere con la rotazione tra Presidente e Vicepresidente, per motivi di efficenza. Ha quindi chiesto di proporre l’ex presidente Avanzo. Questa dovrebbe essere una proposta che viene dal consiglio provinciale di Trento”.

“Se viene proposta una carica istituzionale come controparte ad un accordo politico” - ha detto Alessandro Urzì - “diventa un problema politico”. “Se la maggioranza trentina trasferisce dinamiche  estranee a questo consiglio, allora io credo che ci debba essere un approfondimento”. Ha quindi chiesto una riunione dei capigruppo.

Al termine della riunione, Claudio Cia (LN) ha quindi preso parola, dicendo che “la proposta emersa dalla maggioranza evidentemente non è del Patt, ma è imposta”. Si è quindi rivolto a Kaswalder, dicendo che avrebbe avuto piena titolarità nel coprire la vicepresidenza.

Pius Leitner (F) ha detto di “non capire perchè tutti hanno lodato la Presidente Avanzo, maora nessuno la vuole Vicepresidente. La cosa mi sembra poco credibile”.

Claudio Civettini (AT) ha detto che “l’accordo è trasversale e lascia l’amaro in bocca”. “Vorremmo ragionare su un tema forte, che è lo Statuto d’Autonomia. Ci interessa poco Patt e non Patt”. “Credo che i ragionamenti da fare debbano andare oltre le logiche politiche”.

Nerio Giovanazzi (ACT) ha ricordato che “se questa elezione fosse avvenuta qualche mese fa, sarebbe stato possibile per il patt scegliere tra due donne”.  Si è detto “disorientato da queste candidature”.

Sven Knoll (STF) ha detto che “da cinque ore si sta facendo solo blablabla”. “Spero - ha detto - che i mass media scrivano come si lavora in questo Consiglio, così ci sa

Chiara Avanzo ha voluto prendere parola per ringraziare “le colleghe e i colleghi delle minoranza e della maggioranza. Ha quindi ringraziato la collega Foppa per la candidatura: “Ringrazio per la stima. Avrei potuto accettare la candidatura se fosse arrivata dalla maggioranza e in particolare dal mio partito. Ma così non è stato e quindi non posso accettare”.

Borgono Re Signorilità, partito che ha agito in modo non luminoso. Ha ringraziato per aver dichiarato la non disponibilità per aver . Ha quindi rilevato come l’alternanza sia venuta meno proprio quando il nome indicato era quello di una donna”.

Rodolfo Borga (ACT) ha quindi ricordato che si può votare comunque il nome di Avanzo, anche se ha detto di non poter accettare la candidatura. Ha quindi criticato la posizione della collega Borgonovo Re.

Maurizio Fugatti (LN) ha quindi preso parola per dire che, “dopo tante attestazioni di stima e la proposta del nome da parte della collega Foppa, mi sono quasi pentito di aver detto che non l’avrei votata”. “Qui - ha detto - continua il congresso continuo del PD”.  Ha quindi parlato di Loreno Ossanna come “asso piglia tutto”.

Mattia Civico (PD) ha preso parola, leggendo un passaggio in cui il capogruppo del Patt un anno e mezzo fa aveva proposto Avanzo come donna e come giovane: “Noi abbiamo non solo la responsabilità di governare il territorio, di far crescere una cultura del rispetto delle persone e del loro lavoro. Non posso non vedere oggi che c’è uno stile, un modo di stare qui dentro della Presidente Chiara Avanzo che non possiamo far finta di non vedere, di non sapere che sarebbe la persona giusta per la carica di Vicepresidente, perchè sappiamo tutti che la scelta più giusta, più coerente, da fare”.

Marino Simoni (PT) ha parlato di ragionamenti che “potrebbero ricondurre sulla giusta strada”. “Sono dell’idea che gli accordi vanno rispettati, ma anche che vanno trovate delle soluzioni in aula”. Ha quindi sollecitato il consigliere Ossanna a prendere parola.

Walter Viola (PT) è intervenuto dicendo che “quanto sta accadendo è un pò imbarazzante”. “Questa vicenda è poco lusinghiera”. “Se questo è lo spettacolo di un Consiglio regionale che rispetto ai due Consigli provinciali, si appresta a discutere quale sia il ruolo della Regione, è poco dignitoso”. Ha quindi chiesto a Ossanna di prendere parola. “Se è così che pensiamo di andare a riformare lo Statuto, non lamentiamoci se poi alle elezioni metà degli elettori rimangono a casa”.

Il Presidente Widmann ha dato quindi il via alla votazione, che richiedeva una maggioranza di 36 voti.

La votazione

L’esito ha visto una prima fumata nera con 29 voti a favore di Ossanna, 20 voti per Kaswalder, 5 voti per Avanzo, 1 bianca, 2 nulle.   

Fumata nera anche nella seconda votazione, con 31 voti ad Ossanna, 23 a Kaswalder, 4 Avanzo, 1 bianca.

Prima dell'esito del voto, Claudio Civettini ha chiesto la verifica dei presenti per appello nominale. Ha anche detto di aver tolto personalmente una scheda di una persona uscita dall'aula che l'aveva inserita e  Anche Maurizio Fugatti ha chiesto la verifica, sostenendo che i votanti erano 35. Anche Alessandro Urzì ha detto che i votanti erano 35. 

Il Presidente Widmann ha detto che i votanti all'urna erano in effetti 35, ma che le schede erano in effetti 37 perchè qualcuno aveva lasciato la scheda in postazione e quindi in aula risultavano 37 votanti. Ha quindi proposto di ripetere la votazione. 

Di fronte alle obiezioni della minoranza, il Presidente Widmann ha proposto di chiudere la seduta e di rinviare il voto al prossimo consiglio, previsto per il 15 giungo.