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Comunicati stampa

Stava: un monito per il futuro della nostra terra

Il Vicepresidente Lorenzo Ossanna e il Segretario Questore Piero De Godenz alla commemorazione della tragedia di Stava in rappresentanza dell'intero Consiglio regionale

 "Stava è ancora una cicatrice nel cuore della comunità trentina e di tutta Europa, un monito per tutti noi  e per le future generazioni. Duecento e sessantotto vite, tra cui molti bambini e molti giovani, strappati ai loro cari da un fiume di fango. Storie interrotte e mai scritte, che oggi ci ricordano quanto la natura sia fragile e quanto l'uomo, quando agisce senza rispetto delle norme e dell'ambiente, possa provocare. Ricordare significa rendere giustizia a chi ha perso la vita e far sì che eventi come la tragedia della Val di Fiemme non abbiano mai a ripetersi. L'intero Consiglio regionale si stringe alle famiglie delle vittime, in questa giornata dedicata alla memoria". Così il Vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, oggi a Stava per partecipare alla commemorazione delle vittime della tragedia avvenuta il 19 luglio del 1985, quando, a causa del cedimento dei due bacini di scarico delle miniere di fluorite, persero la vita 268 persone, in quello che è ancora oggi uno dei più grandi disastri industriali ed ecologici del nostro paese e dell’Europa intera.

"A 31 anni dalla tragedia di Stava, quanto accaduto è ancora impresso nella mente e nei cuori di tutti noi" – ricorda il Consigliere Piero De Godenz, anch'egli a Stava per la commemorazione – "La nostra valle, la nostra Comunità ha subito una ferita profonda, che ha lacerato l'animo di ogni abitante. Ciascuna vittima è impressa nella nostra memoria. Il rischio, oggi, è quello di considerare le vite umane perse quel giorno solo come numeri di una tragedia impressionante: il nostro dovere è far sì che siano ricordate le persone, le loro storie,  la drammaticità di una fine che non può essere accettata perché frutto di incuria e di un indiscriminato sfruttamento del territorio".

Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, che già lo scorso anno aveva partecipato alle commemorazioni ospitando nella Sala di Rappresentanza la mostra in ricordo della tragedia, in collaborazione con la Fondazione Stava 1985 sta portando avanti il progetto: "L'estate in cui Stava ci venne a trovare", destinato agli studenti delle scuole superiori, per far loro conoscere quanto successo e le cause di una tragedia imputabile solo alla colpa dell'uomo.