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Comunicati stampa

Approvato il disegno di legge collegato alla legge di Stabilità

Domani l'esame degli altri disegni di legge collegati al Bilancio della Regione

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la discussione generale sul disegno di legge n.86 - Disegno di legge regionale collegata alla legge di Stabilità. Anche nel pomeriggio il tema principale della discussione generale è stato l'esito del referendum.

Primo a prendere parola, Riccardo Dello Sbarba, che ha sottolineato come “Renzi abbia stravolto il senso del referendum”. “Gli italiani si sono trovati a scegliere tra due populismi”. Ha quindi affrontato la questione delle elezioni austriache, parlando della posizione di Van der Bellen: “Van der Bellen avrebbe potuto giocare la sua partita sparando cartucce antieuropeiste per giocare la partita sullo stesso piano di Hofer, ma non l’ha fatto. In Italia invece Renzi gli ultimi quindici giorni ha fatto il gradasso con l’Europa”. “Credo che tutta la drammatizzazione sia stata artificiosa e sia stata scorretta. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”. “Io credo che dobbiamo intraprendere, se vogliamo tener conto della volontà degli elettori, la strada opposta: distribuire i poteri e sviluppare le autonomie”.  Per quanto riguarda l’autonomia regionale, ha ricordato di aver provato due volte a chiedere una riunione congiunta tra la Consulta e la Convenzione, ma in entrambi i casi è stata rifiutata. “Bisogna chiarire il fatto che il quadro regionale non viene messo in discussione e questo significa che non viene messa in discussione l’unicità dello Statuto. Oppure si devono creare due Statuti”. In merito alla questione dei profughi, ha detto che occorre ragionare a livello regionale: “Si sono già rotti gli argini. Nella nostra Regione ci sono stati solo la scorsa settimana tre morti lungo la linea ferroviario”. Ha detto quindi che occorre scambiare esperienze tra Trento e Bolzano. Ha quindi parlato dell’Euregio, prospettando un futuro dove si potrà lavorare insieme. “Questa è la prospettiva per sciogliere quella che è la “questione alto adige”, per dare una prospettiva alla Regione e ragionando nell’Euregio”. “Questa è una legislatura di transizione e noi puntiamo sulla svolta nel 2018”.

Nella replica Kompatscher ha detto di che si era aspettato che oggi si parlasse di referendum e non di bilancio e ha voluto chiarire un punto: “Non c’è stata mancanza di solidarietà con le altre regioni. Nella Conferenza delle Regioni, non ci sono state opposizioni alle Speciali e anche in Parlamento c’è stato un consenso generale. Per quanto riguarda il Trentino-Alto Adige non ci sono state obiezioni e noi allora abbiamo detto che avremmo seguito la nostra strada. La popolazione ha deciso diversamente e quindi non ci sarà più la clausola di salvaguardia che avrebbe potuto rappresentare una ulteriore possibilità di sviluppo per l’Autonomia, che fino ad ora non è stata codificata nella Costituzione, ma è stato deciso diversamente. Io credo nell’Euregio, e ci credo perchè penso sia un progetto moderno rivolto al futuro e non al passato e ci permetta di vedere quello che ci unisce tra Bolzano e Trento in una prospettiva europea. I lavori in Consulta e Convenzione continueranno e credo sia importante che ci si confronti sugli obiettivi dell’Autonomia. So che il quadro giuridico internazionale è cambiato, la società è cambiata. Questa autonomia in decenni si è sviluppata e lungo la via bisogna cogliere i fiorellini, ma occorre valutare gli approcci. L’incarico lo abbiamo e dobbiamo preseguire. Per quanto riguarda il bilancio,  non è stato detto molto. Ci sono oltre 300 milioni in bilancio e potremo approfondire i vari punti nella discussione successiva. Spero che riusciremo a creare i presupposti per fare in modo che nell’ambito della Regione riusciremo ad affrontare nel modo migliore i compiti che abbiamo davanti”.

Dopo la chiusura della discussione generale, il consigliere Andreas Pöder ha illustrato lOrdine del Giorno n.1 in materia di parità di trattamento per lavoratori dipendenti e autonomi in materia di contributi previdenziali per coloro che decidono di prendersi cura dei propri figli. Il proponente ha spiegato che ora per poter parificare i contributi, i lavoratori autonomi devono anticipare i propri contributi: ha quindi chiesto che i versamenti possano essere versati in anticipo. Ha poi detto che oggi i lavoratori dipendenti devono versare 9.000 euro, mentre i lavoratori autonomi 4.000. Rilevando le oggettive difficoltà nel reperire i fondi, ha proposto un aumento graduale per i lavoratori autonomi e nelle pensioni. L’assessora Violetta Plotegher ha detto che in questo in questo ordine del giorno si vuole parificare il contributo tra autonomi e dipendenti: “Si deve spiegare che i lavori dipendenti, in questo caso, sono disoccupati e i lavoratori autonomi vengono agevolati: quando si parla di lavotori autonomi si parla di disoccupati, mentre quando si parla di lavoratori autonomi possono continuare a svolgere la propria attività. Per questo non è accoglibile”. Con 17 voti favorevoli, 35 contrari e 8 astensioni, è stata respinto. Punto successivo l’ordine del giorno n.2 , presentato dal Consigliere Rodolfo Borga, il quale ha presentato diversi emendamenti. E’ stata quindi chiesta una sospensione dei lavori per una riunione dei capigruppo insieme al Presidente Kompatscher. Al termine della riunione, il consigliere Rodolfo Borga ha spiegato che il suo ordine del giorno era finalizzato a evitare l’abbassamento della soglia del quorum per le fusioni di Comuni e, avendo trovato l’accordo con il Presidente Kompatscher, in vista di una nuova norma, ha annunciato il ritiro.

L’aula è quindi passata all’esame dell’articolato.

Art.1 - Gli emendamenti  n.2519, 2520/1/2/3) presentati dal Consigliere Pöder (BU-TA) in materia di trasparenza per i Comuni sono stati respinti.  L’articolo 1 è stato approvato.

Gli articoli successivi sono stati approvati senza discussione. Ritirati gli emendamenti a firma Borga e Civettini sull’Art. 5, il disegno di legge è stato approvato.

Punto successivo all’ordine del giorno, il Disegno di legge n. 87:Legge regionale di stabilità 2017. Lordine del giorno n.1, presentato dal consigliere Andreas Poder è stato respinto. E’ stato quindi approvato il passaggio all’articolato. I lavori sono stati chiusi e riprenderanno domani alle ore 10.