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Comunicati stampa

Disegni di legge sui vitalizi - Chiusa la discussione generale

In corso la riunione di maggioranza. I lavori riprendono domani alle 10

Alla ripresa dei lavori, dopo la pausa meridiana ha preso parola il consigliere Walter Blaas (Freiheitlichen): “Il Presidente Kompatscher aveva promesso una soluzione in tre settimane e già ad aprile avevo criticato questo modo di agire”. “Non possiamo discutere questi disegni di legge perché si basano su una interpretazione autentica. In merito alla restituzione dei contributi dei Consiglieri regionali della XIV legislatura, questa era stata decisa nel 2007 e non nel 2012 e quindi non possiamo fare una interpretazione autentica anche di quella”.

“Ritengo che ad alcuni qui in aula ed anche fuori tra la popolazione - ha detto la Consigliera Veronika Stirner Brantsch (SVP) - non sappiano cosa significa modificare un disegno di legge. Ho avuto la possibilitá, come membro dell´Ufficio di Presidenza, di parlare con i consulenti e ci hanno fatto notare che ci vuole una interpretazione autentica e che non esiste se non in Italia un concetto come l´interpretazione autentica”. “Da un lato é stata forte la pressione dell´opinione pubblica: improvvisamente dappertutto sono arrivati esperti previdenziali”. “Siamo disposti ad accogliere una critica obiettiva, fintanto che viene presentata in modo obiettivo. Ma questo non é stato”. “Anche da parte di alcuni colleghi in Consiglio regionale sono arrivate delle critiche che sono andate oltre il dovuto: qui non abbiamo rubato nulla, non abbiamo fatto nulla di illegittimo”. “Come sapete ho votato contro il disegno di legge, perché non sono d´accordo con alcune procedure, con alcune norme ed alcune tabelle. Non sono d´accordo ad esempio per la tabella della Banca d´Italia, perché a detta di alcuni esperti non viene usata per l´attualizzazione ma per altri scopi. Non si tratta di anticipazioni, ma di attualizzazione di diritti acquisti”. “I sindacati pretendono che i dipendenti della Provincia possano andare in pensione a 62 anni senza penalizzazioni, mentre qui chiedono che al massimo 20-25 persone non possano andare prima dei 66 anni”. “Trovo che sia alquanto discutibile che per il futuro non vi sia forma previdenziale per chi si dedica alla politica, perché cosí potranno farla solo le persone ricche”. Ha quindi parlato del principio di ragionevolezza, sostenendo la necessitá di applicare questo principio per far sí che la legge possa non essere impugnata.

“Sono in Consiglio dal 2003 e questa é la quinta riforma dei vitalizi - ha detto Walter Viola (Progetto Trentino) - Ogni volta sembrava la riforma definitiva e non lo é stata”. “Nel settembre 2012, tutte le dichiarazioni erano state positive su quanto la legge stabiliva. Era una apertura di credito senza sapere esattamente fino in fondo cosa avrebbe comportato e credo che nessuno possa qui chiamarsi fuori”. “Quando é stato il momento di firmare i propri mandati, non ci sono state proteste, ma sono venute solo quando c´é stato il movimento dell´opinione pubblica”. “Abbiamo creduto davvero che la riforma del 2012 fosse una riforma positiva”. Ha voluto anche spezzare una lancia a favore dell´ex Presidente Rosa Zelger Thaler: “Sono convinto che la buona fede della Presidente Thaler non possa essere messa in discussione. Allora non si sono sentiti cori di protesta”. Rispondendo alla Consigliera Klotz, ha detto che non si puó pensare alle prossime elezioni, ma a quello che puó andare bene oggi”. “Si tratta anche di dare dignitá al nostro lavoro: fare un passo indietro per farne cento in avanti”.

Il Consigliere Walter Kaswalder (PATT) ha sottolineato come la legge n.8 e n.9 “non siano punitive, ma cerchino di riportare alla normalitá dei privilegi che erano eccessivi”. “La legge a livello nazionale per i lavoratori ha stravolto le prospettive. Ci sono persone che sarebbero dovute andare in pensione, ma che la Legge Fornero ha bloccato sul lavoro. Quello che cerchiamo di fare é riportare dei parametri nella normalitá, cercando un punto di equilibrio”. “Non é facile decidere per sé stessi: quando é stata decisa la riduzione dell´indennitá per i sindaci é entrata subito in vigore, mentre per i Consiglieri provinciali é entrata in vigore solo dalla successiva legislatura”. Rivolgendosi ai Consiglieri, ha detto che “se la politica e queste due leggi chiedono qualche sacrificio, credo sia giusto farli. Le cifre, anche ridotte del 30%, rimangono esorbitanti”. “C´é da chiedersi quanto sia stato versato effettivamente e credo che ognuno dovrebbe farsi un esame di coscienza”.

Per Sven Knoll (STF) “non possiamo trovare una soluzione mettendo in discussione delle leggi preesistenti”. “Cosa pensate che succederebbe se modificassimo la legge che prevedeva che i professori fino a qualche anno fa potessero andare in pensione con quindici anni di servizio, dicendo loro che devono tornare al lavoro”. In merito alle restituzioni dei soldi, ha chiesto se secondo i Consiglieri é  “giusto che si vada a pignorare la casa a coloro che non hanno piú i soldi da restituire. Rispetto alla legge vigente, questi Consiglieri hanno ricevuto una somma e dopo due anni andiamo a modificare questa legge e a richiedere questi soldi. Questo non é giusto”. Ha quindi chiesto chiarimenti in merito alle modalitá di restituzioni. “Non possiamo risolvere questa questione in questo modo, perché dobbiamo chiederci cosa accadrebbe con lo stato di diritto”.

Filippo Degasperi (M5S) ha chiesto quale sia il senso della seduta “visto che la maggior parte degli interventi sono stati a favore della legge 6 del 2012 “. “Mi domando perché siamo qui a voler modificare questa legge se va bene a tutti”. Claudio Civettini (Lega Nord) ha detto che “le soluzioni vanno trovate. Lo scandalo sono i vitalizi: dobbiamo trovare le soluzioni. Su questi temi non si puó giocare, si devono dare risposte”.

Il Consigliere Pöder (misto) é intervenuto per rispondere al Consigliere Kaswalder, dicendo che “lui vuole mantenere un privilegio che invece con i miei ordini del giorno intendo cancellare”. Il Consigliere Pius Leitner (F) ha quindi chiesto al consiglere Degasperi se abbia ritirato il proprio disegno di legge “visto che ha detto che non comprende il senso di questa seduta”.

Giacomo Bezzi (Forza Italia e Team Autonomie) ha sottolineato come “i temi che si devono discutere sono quelli socio-economici di una Comunitá che deve guardare al futuro. Fin dalle prima battute - ha detto - avevo chiesto alla maggioranza di venire in aula con un progetto di rilancio della Regione o almeno un progetto per parlare del futuro delle Comunitá montane”.

La Consigliera Manuela Bottamedi (M5S) ha quindi replicato chiedendo ai consiglieri il voto favorevole alla proposta del proprio gruppo.

Il Presidente Moltrer ha chiuso la discussione generale ed ha sospeso i lavori su richiesta del capogruppo SVP Dieter Steger, per una riunione di maggioranza. I lavori riprendono domani alle 10.