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Comunicati stampa

Ddl 23: manca il numero legale. Sospesi per un´ora i lavori

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la discussione generale.

Filippo Degasperi (M5S) ha parlato contro il disegno di legge, definendolo riduttivo a fronte delle problematiche reali alle spalle della questione di genere. Gianfranco Zanon (PT) ha parlato del fatto che la legge divida la Regione, indebolendola. Anche Walter Viola (PT) si é espresso contro la legge, ricordando come la legge sia solo per la Provincia di Trento. Anche Nerio Giovanazzi (ACT) si é espresso contro la legge. Anche Maurizio Fugatti (LN) ha sostenuto l’inopportunità dalla legge, evidenziando come sia difficoltoso trovare donne disposte a candidare. L’opposizione ha quindi continuato utilizzando ogni minuto a disposizione, animando una discussione "per fatto personale", al centro della quale vi era il termine "misogino". 

E’ stata quindi stata richiesta la riunione di maggioranza e l’anticipo della riunione di capigruppo, prevista per le 18. Al termine della riunione è stato deciso di proseguire i lavori fino alle 20.00, quando sarà riconvocata la riunione dei Capigruppo per valutare come proseguire.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Sven Knoll (Süd-Tiroler Freihei) ha chiesto di votare per la sospensione dei lavori. A favore ha parlato il Consigliere Alessandro Urzí (Misto) e ha chiesto la verifica del numero legale. La consigliera Sara Ferrari (PD) ha parlato contro la sospensione. La votazione ha avuto esito negativo, con un solo voto a favore. Tuttavia la verifica del numero legale, non essendo raggiunto il quorum, ha determinato la sospensione dei lavori per un´ora.