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Comunicati stampa

Approvata la legge sull´ordinamento delle Camere di commercio

Approvato il testo che introduce la rappresentanza di genere negli organi camerali

Nel pomeriggio é ripreso il dibattito sul disegno di legge n.19, introdotto dai consiglieri Maestri, Ferrari, Borgonovo Re, Manica, Civico e Zeni, ed il disegno di legge n.20, a firma Bottamedi e Avanzo.

In Commissione i due testi erano stati unificati.

Dopo una consultazione tra i Capigruppo, il consigliere Filippo Degasperi ha ritirato i suoi emendamenti.

Walter Blaas (Freiheitlichen) ha criticato "questo avanti e indietro con le emendamenti di maggioranza e modifiche". Manuela Bottamedi (PATT) si é dichiarata soddisfatta per l'esito del dibattito. Ha anche commentato positivamente alcuni emendamenti. Anche Lucia Maestri (PD) ha espresso apprezzamento il lavoro svolto e per l´emendamento presentato dalla maggioranza che introduce l´articolo 1 bis.

 Art. 1 prevede che lo Statuto delle Camere di Commercio offrono pari opportunità per entrambi i sessi nei loro organi collegiali.

L'articolo è stato approvato con 30 sì e 11 astensioni.

Art. 1-bis, “Le organizzazioni imprenditoriali, o loro raggruppamenti, ai quali spetta di designare complessivamente piú di due rappresentanti, individuano un terzo dei rappresentanti di genere diverso da quello degli altri, con arrotondamento all´unitá inferiore in caso di cifra decimale inferiore inferiore a 50”, é stato introdotto da un emendamento della SVP e il PD dell´Alto Adige, L'articolo è stato approvato con 29 voti, No 4 e 7 astensioni.

Art. 2 si riferisce alla composizione delle Camere di Commercio

Art. 2 bis - introdotto con emendamento a firma di consiglieri di maggioranza e minoranza - “Il Consiglio elegge il Presidente e la Giunta Camerale. Designa il Collegio dei revisori dei Conti. Tale designazione puó avvenire anche tramite sorteggio tra gli iscritti all´Albo dei revisori legali che si siano proposti previa richiesta di almeno il 40% dei componenti il Consiglio camerale”.

L'articolo modificato è stato approvato con 31 sì, 1 no e 7 astensioni.

Art. 3 le Camere di Commercio hanno sei mesi per adeguare i loro statuti. Approvato con 12 astensioni.

Nelle dichiarazioni di voto,  Rodolfo Borga (Amministrare e Civica Trentina) ha osservato che durante la votazione senza le minoranze sarebbe mancato il numero legale ed ha annunciato voto di astensione.

Filippo Degasperi (Movimento 5 Stelle) ha detto che le Camere di Commercio e gli imprenditori hanno problemi più grandi che la rappresentanza di genere. “In primo luogo, si dovrebbe rafforzare l'imprenditorialità femminile e di conseguenza le donne sarebbero meglio rappresentate in associazioni e nelle Camere di commercio.

Per Claudio Civettini (Amministrare e Civica Trentina) si guarda “solo alla forma e non al contenuto”. Il problema non è la rappresentanza di genere nella Camera di commercio, ma la crisi. Ha annunciato di non prendere parte alla votazione.

“La rappresentanza delle donne nella Camera di Commercio è parte della risposta ai problemi sollevati”, ha detto Manuela Bottamedi (PATT). “Le donne portano una sensibilità diversa per l'economia”.

Il disegno di legge è stato approvato con 39 voti  favore,  5 contrari e 9 astensioni.

 

Proposta di mozione n.15

Il punto all´ordine del giorno successivo é stato la proposta di mozione n.15, presentata dal Consigliere Maurizio Fugatti (Lega Nord-Forza Italia), che propone il divieto per gli autisti di camion di effettuare il riposto settimanale a bordo del mezzo nelle aree di sosta lungo l´austrada. Dopo un breve confronto in aula con il Vicepresidente della Giunta, Arno Kompatscher, il consigliere Fugatti ha accettato di lavorare congiuntamente per un testo in materia e la trattazione della mozione é stata dunque sospesa.

 

Proposta di delibera n.6

Il  Capogruppo dell´SVP, Dieter Steger, ha chiesto che la discussione della proposta di delibera n.6, per l´espressione del parere sul disegno di legge costituzionale n.31 in materia di tutela della minoranza linguistica ladina della provincia di Bolzano, fosse rinviata fino al termine dei lavori della Convenzione per l´Autonomia.

Rodolfo Borga (ACT) ha ricordato che questo parere é fermo da anni: “Questo Consiglio regionale si rifiuta di dare scientemente un giudizio su un disegno di legge che si propone di modificare la nostra autonomia”. Di fronte alla richiesta di sospensione, il consigliere Borga ha invitato la Presidente Avanzo a considerare la scelta di sospendere la trattazione a fronte di un tema critico per la maggioranza: “si introduce un metodo che rischia di stralciare cosí tutte le iniziative della minoranza”.

A sostegno delle perplessitá del consigliere Borga, il Consigliere Maurizio Fugatti. Su richiesta del consigliere Giacomo Bezzi (FI-LN) i lavori sono stati interrotti per una riunione dei capigruppo.

Al termine della riunione, il consigliere Sven Knoll (STF) ha lamentato la lunghezza della riunione. Il Consigliere Walter Kaswalder ha detto che in base alla sua esperienza non si tratta di qualcosa di anomalo la sospensione di un punto all'ordine del giorno. La Presidente Chiara Avanzo ha spiegato che non essendo i punti 6, 7 e 8 proposti da consiglieri di maggioranza o minoranza, la decisione va rimessa all´aula. Il voto ha visto esito favorevole alla sospensione, con 32 voti a favore, 5 contrari, 2 astenuti. Rodolfo Borga  ha annunciato di non partecipare al voto. Rodolfo Borga (ACT) ha criticato la Presidente Avanzo, chiedendo di cancellare il proprio nominativo dalla Commissione per il regolamento. La Presidente ha quindi chiuso i lavori del Consiglio regionale.

La prossima seduta si terrá ad aprile.