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Comunicati stampa

Approvata la legge Borga sulla formazione delle Giunte comunali

Approvate anche le mozioni n.27 e n.28

Nel pomeriggio è ripresa la trattazione del Disegno di legge n. 54: Modifiche alla legge regionale 5 febbraio 2013, n. 1 e successive modificazioni in materia di parità di accesso nella giunta comunale, presentato dai Consiglieri regionali Borga, Cia e Civettini. In apertura dei lavori, la consigliera Waltraud Deeg (SVP) ha criticato parte del dibattito del mattino, sottolineando che ha riguardato una piccola correzione nel disegno di legge corrente, riferendosi all'emendamento che salvaguardava la composizione dei Consigli già formati. “ Non comprendo perchè non possa essere accettata una norma transitoria, così come viene fatto in tante altre situazioni”.

“Non si tratta di limitare i diritti”, ha detto l’Ass. Josef Noggler. “In discussione è una correzione di una legge la cui applicazione si era rivelata difficile”.

“Tutti sono d'accordo che il metodo di calcolo corrente aveva portato a problemi”, ha spiegato Rodolfo Borga (ACT). Ha quindi invitato ad affrontare la questione con un approccio pragmatico alla questione.

La presidente Avanzo ha quindi detto che l'emendamento 3116 a  firma SVP è stato ritirato, come ha poi confermato anche Dieter Steger (SVP).  Borga ha annunciato il ritiro dei suoi emendamenti.

Andreas Pöder (Misto) ha presentato al disegno di legge un ordine del giorno con cui ha chiesto l'abolizione di tutte le quote di genere a livello regionale e comunale. L'ordine del giorno è stato respinto con 14 sì, 33 no, con 6 astensioni.

L’Art. 1, che  definisce il sistema di calcolo, è stato emendato ed è stato stralciato il comma 2. Il testo modificato è stato approvato. Su richiesta di Andreas Pöder, l’Ass. Noggler ha dichiarato che i termini della promulgazione della legge rimangono come previsto e che i Consigli già formati non sono interessati dalla legge. Alessio Manica (PD) ha annunciato il voto di astensione di parte del PD:  “Purtroppo la questione del genere viene affrontata solo un pezzo alla volta”. Ha lamentato che il disegno di legge presentato dal PD che vorrebbe proporre una soluzione  più organica è bloccato dall’ostruzionismo. L'articolo è stato approvato con 39 sì, 6 no e 12 astensioni.

L’Art. 2 definisce l'entrata in vigore prevista il giorno successivo alla pubblicazione della legge ed è stato approvato senza discussione.

“Questa legge costituisce un palo nel bel mezzo di un processo”, ha criticato Walter Blaas (F) nella sua dichiarazione di voto. Ha chiesto la votazione per appello nominale.

Alessandro Urzì (Misto) ha parlato di una giornata bella: “Una politica improntata al sano pragmatismo, fatta per risolvere i problemi”. Dieter Steger (SVP) ha parlato di un cambiamento significativo nel sistema di calcolo. Ha auspicato che da questo regolamento non avvenga nessun cambiamento negli organi comunali. “Il fatto che entrambi i sessi debbano prendersi cura della Res Publica, non deve sempre essere determinao dalla questione delle quote”.  Andreas Pöder (Misto) ha annunciato la sua approvazione.

Rodolfo Borga (ACT) ha chiarito che questa legge non rappresenta un obbligo per i Consigli esistenti, ma apre una possibilità.

L’appello avvenuto per appello nominale ha visto la approvazione con 34 favorevoli, 6 contrari, 17 astenuti.


Approvata la Mozione n. 27, presentata dai Consiglieri regionali Urzì, Giovanazzi e Borga, "affinché la trasmissione via internet delle sedute del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige avvenga con l’inclusione del servizio di traduzione simultanea, peraltro già attivo". Il dibattito di questa mozione era già iniziata nel mese di settembre. Alessandro Urzì ha accettato una modifica al dispositivo, che chiede che sia verificata la possibilità. Come ha spiegato la Presidente Chiara Avanzo la questione non è solo tecnica, ma vi sono anche questioni giuridiche da chiarire.

Il testo modificato è stato approvato con 4 astensioni.

 

Dibattito vivo anche sulla Mozione n. 28, presentato dai consiglieri Urzì, Giovanazzi e Borga che impegna la Giunta Regionale a sostenere una rete di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici nelle stazioni sul tratto regionale dell'autostrada A22.

Hans Heiss (Verdi) ha accolto favorevolmente la proposta: “Fino ad oggi, le aziende automobilistiche, ma anche il governo hanno tentato poco in questa direzione. Se c’è una rete maggiore, aumenterà anche la richiesta di veicoli elettrici”. ”La proposta di ulteriori stazioni di ricarica è lodevole - ha detto Marino Simoni - ma non è utile nel caso dell’autostrada poichè i tempi di ricarica sono lunghi”.

Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha lodato la richiesta. “Si dovrebbero utilizzare tutte le risorse tecniche disponibili per allontanarsi dai combustibili fossili”.

Anche Dieter Steger (SVP) è stato a favore di un concetto generale e ha parlato della necessità di andare in questa direzione. “Presto ci saranno auto elettriche con batterie più leggere e più copertura. Solo con una vasta rete più persone potrebbero passare alle auto elettriche.

Walter Blaas (Freiheitlichen) ha criticato Steger, che aveva respinto una più ampia mozione dei Freiheitlichen nel Consiglio provinciale altoatesino, per poi appoggiare l’idea in consiglio regionale.

Arno Kompatscher ha manifestato  a nome del governo regionale la sua approvazione e ha detto che l’autostrada sta già lavorando in questa direzione. La mozione è stata approvata all’ unanimità.


Punto successivo all’ordine del giorno il Disegno di legge n. 32: Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei comuni (presentato dai Consiglieri regionali Blaas, Leitner, Mair, Tinkhauser, Stocker S. e Oberhofer). Il testo prevede una riduzione dei consigli comunali : 35 consiglieri nei capoluoghi di provincia, in 30 comuni con più di 30.000 abitanti, 25 con più di 10.000 abitanti, 20 in più del 3000 e il 15 nelle comunità più piccole. In secondo luogo riguarda la rappresentanza di genere, fissando il principio che entrambi i sessi devono essere rappresentati nei consigli. Blaas ha sottolineato la sproporzione tra i comuni più grandi con quelli più piccoli ed ha parlato contro le quote di genere

Alessandro Urzì (gruppo misto) ha parlato a favore dell'abolizione delle quote di genere, ma non per la riduzione dei consigli comunali. "Più consiglieri significa una rappresentanza più democratica, anche per garantire una rappresentanza equilibrata dei gruppi linguistici". Ha quindi detto che il disegno di legge non interviene nei punti sostanziali, come ad esempio nei costi. “Tagliando il numero dei Consiglieri, si complica la rappresentanza del gruppo linguistico tedesco a Bolzano, così come quella ladina. Non è con la tecnica pura che si risolve un problema complesso come quello del capoluogo”.

Sven Knoll (Sud-Tiroler Freheit) si è detto pienamente d’accordo con il disegno di legge: “Non si capisce perchè un Consiglio provinciale con 35 membri può gestire un territorio con 500mila abitanti, mentre a Bolzano non bastano”. “Si tratta di un problema dei gruppi politici italiani che hanno in Bolzano la maggior piazza di rappresentanza. Credo che si dovrebbe ragionare in termini di equivalenza con il Consiglio provinciale”.

L’Assessore Noggler  ha chiesto di sospendere la trattazione del disegno di legge, in vista della presentazione di un testo organico che arriverà in Consiglio nei prossimi mesi. Ha quindi detto che sarebbe opportuno lavorare insieme su una proposta congiunta.

Il Consigliere Walter Blaas (F) si è dichiarato favorevole alla sospensione ed ha chiesto però una data certa. L’Assessore Noggler ha spiegato che occorre intervenire in tempi rapidi, nel mese di dicembre o al più tardi gennaio. Walter Blaas ha quindi chiesto la sospensione.

 

La Presidente Avanzo ha quindi chiuso la seduta.

La prossima seduta è prevista per novembre.