Salta la navigazione | Area riservata | Login | Sitemap | Deutsch | Cookie | Privacy
Piazza Dante 16 | I-38122 Trento
Tel.: +39 0461 201 111
Piazza Duomo 3 | I-39100 Bolzano
Tel.: +39 0471 990 111
Posta elettronica certificata

Comunicati stampa

Consiglio regionale: Approvato il disegno di legge 63, collegato alla Legge regionale di stabilitá

L´aula prosegue l´esame dell´articolato dei disegni di legge 64 e 65

Il Consiglio regionale ha ripreso questa mattina i lavori con l´esame congiunto del Disegno di legge n. 63: Disegno di legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2016 , del Disegno di legge n. 64: Legge regionale di stabilità 2016, e del Disegno di legge n. 65: Bilancio di previsione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige per gli esercizi finanziari 2016 – 2018, presentati dalla Giunta regionale.

Dopo la lettura delle relazioni da parte del Presidente della seconda Commissione, Helmuth Renzler, ha preso parola il Consigliere Rodolfo Borga(Amministrare e Civica Trentina), chiedendo spiegazioni sull’emendamento all’articolo 4 del ddl 63, a firma Ossanna che chiede l´eliminazione del quorum in caso di aggregazione dei comuni: “Per me questo emendamento é inammissibile perché va a intervenire su una legge che é altra rispetto a quella in trattazione”. Ha quindi chiesto che siano fatte verifiche sull´ammissibilitá. É quindi entrato nel merito della relazione del Presidente Rossi: “Non ritienamo affatto che vi debba essere un ulteriore spoliazione di competenze dalla Regione alle Province” - ha detto riferendosi al passaggio in cui si annuncia un ddl a firma Plotegher in merito a pacchetto famiglia e previdenza sociale.  In merito poi alla prevista modifica della legge che prevede un numero minimo di anni di residenza per la ricezione dei contributi: “Non vogliamo che sia toccato questo pur minimo sbarramento”. Il Consigliere Borga ha quindi approfondito il passaggio in cui si prevede che la cessione a titolo gratutii di azioni di societá di cui é titolarela Regione e delle quali le Province detengono giá azioni: “Non riesco a comprendere come la Regione possa cedere a titolo gratuito ad altri del proprio patrimonio”. Sul primo quesito, la Presidente Avanzo ha chiarito che tutti gli emendamenti e gli ordini del giono presentati sono ammissibili. Anche Giacomo Bezzi (Forza Italia - Lega Nord) ha dichiarato che l´emendamento, al di lá della questione tecnica, é inammissibile. E´stata quindi chiesta una sospensione per una riunione delle minoranze. Anche il Consigliere Massimo Fasanelli (ACT) ha sollevato obiezione sull´emendamento ed ha quindi annunciato ostruzionismo.  Al rientro dalla riunione, il consigliere Lorenzo Ossanna (PATT) ha annunciato il ritiro dell´emendamento che aveva sollevato polemica. Di conseguenza, anche il consigliere Borga e il Consigliere Fugatti hanno annunciato il ritiro degli emendamenti. MaurizioFugatti (Lega Nord) ha quindi preso parola in merito alla relazione al bilancio, parlando del processo di riforma dello Statuto  e del percorso che ha portato allo svilimento dell´ente Regione: “Il Presidente Rossi puó venire qua a parlare di nuovo ruolo della Regione, ma non vorremmo che i parlasse a stalla vuota e buoi scappati. La posizione di Bolzano é ben definita”. É quindi intervenuto sulla questione dell´A22: “Si sblocca la Valdastico, si sblocca l´A22: non é un caso, perché a livello ministeriale pendeva una spada: vuoi il rinnovo dell´A22, sblocca la Valdastico”.  Ha quindi illustrato brevemente l´ordine del giorno da lui presentato che chiede che sia allestito un presepe nel Consiglio regionale.

Paul Köllesperger (Movimento 5 Stelle) ha voluto porre l´attenzione sulle critiche della Corte dei Conti, che ha rilevato come ”il tesoretto di 900 milioni di euro sia oggi ridotto a 3, attraverso crediti e fide iussioni alle Province”. Ha inoltre rilevato che non vi é un collegio dei Revisori dei conti in Regione ed ha chiesto che siano tenuti in considerazione nel bilancio della Regione.

 

L´Aula é quindi passata all´esame degli ordini del giorno, il primo dei quali presentato dal Consigliere Andreas Pöder (Misto) che riguarda la concessione dei contributi per le famiglie dove la donna decide di rimanere a casa per assistere i figli: “Una donna che si astiene dal lavoro deve versare i contributi e poi, in un secondo momento, se soddisfa i requisiti richiesti, i contributi da parte della Regione. Quindi le famiglie devono avere giá le risorse e non sempre é possibile. Per questo credo che sarebbe meglio se la Regione versasse prima i contributi, in modo che poi le famiglie possano versare quanto dovuto, per andare incontro alle esigenze delle donne. Ha quindi chiesto l´equiparazione tra le donne che lavorano come dipendenti, circa 7000 euro, e le libere professioniste”. Ha quindi chiesto che il Consiglio regionale approfondisca questi aspetti. In discussione generale, Hans Heiss (Verdi) ha sottolineato l´orientamento preciso in ambito sociale del Bilancio: “Penso che uno dei compiti della Regione sia rafforzare l´assistenza alle famiglie dove le Province non possono intervenire e mi sembra che questo ordine del giorno vada in questa direzione. É una richiesta che é stata ribadita anche dal rappresentante per la famiglia Christian Ladurner”. Ha sottolineato che l´importo é elevato da anticipare per le famiglie: “Si tratta di un intervento importante per conciliare il lavoro con l´educazione dei figli”. Anche la Consigliera Hochgruber Kuenzer(SVP) ha evidenziato le differenze tra pubblico e privato: “Sappiamo come nel privato sia difficoltoso anticipare queste somme. Circa 2000 bambini all´anno nascono da donne che lavorano nel settore pubblico e 3000 nel privato e di queste solo 2-300 persone usufruiscono di questa possibilitá”. Nel merito dell´ordine del giorno ha annunciato astensione, perché non d´accordo sul punto numero 2 in merito al contributo. L´Assessora ViolettaPlotegher ha ricordato come la legge 1/2005 preveda che i soggetti versino i contributi all´INPS e poi chiedano il rimborso. “Da anni la Regione chiede all´INPS di poter versare direttamente i contributi al posto degli interessati, ma a causa da alcune procedure adottate dall´INPS stesso non é stato possibile”. “L´impegno politico della giunta é di insistere su questa direzione. Per quanto riguarda il versamento in anticpo questo crea una difficoltá di gestione che non puó essere risolta”.  “Confermo la volontá dalla Giunta di voler risovere la problematica sollevata dal consigliere Pöder”. Ha evidenziato l´importanza dell´apporto dei consiglieri, ma ha detto che, cosí come formulato, non l´odg non puó essere accolto. Il testo é stato respinto con 21 favorevoli, 35 contrari e 4 astenuti.

Il passaggio all´articolato del ddl 63 é stato quindi approvato.

L´Art. 1 é stato approvato senza discussione. L´Art. 2, sullo scioglimento di Pensplan Med. A richiesta di spiegazioni da parte del consigliere Pöder, l´assessora Plotegher ha speigato che lo sciogliemento del fondo di servizio é dovuto alla necessitá di cambiare modalitá e il patrimonio deve tornare a disposizione della collettivitá. L´Art. 2 é stato quindi approvato.

Sull´articolo 3 il Consigliere Walter Kaswalder (PATT) ha ritirato gli emendamenti. L´emendamento del Consigliere Marino Simoni (Progetto Trentino) in materia di segretari comunali. Dopo la presentazione da parte del consigliere proponente, anche il consigliere Kaswalder ha sostenuto l´emendamento, ricordando il percorso fatto con le fusioni. Il Presidente Rossi ha espresso parere negativo sull´emendamento, che é stato bocciato. Bocciati tutti gli emendamenti successivi. Il Consigliere Walter Kaswalder (PATT) ha parlato della lettera d dell´Art. 3, che taglia indennitä ai segrateri comunali, e che “creerebbe una serie di contenziosi che potrebbero essere evitati se venisse rispettato quanto deciso lo scorso anno”.  Anche Marino Simoni (PT) ha espresso rammarico per la scelta e ha annunciato voto contrario.Approvati gli articoli successivi, Sull´Art. 6 il Consigliere Fugatti ha presentato un emendamento in materia di APSP: “Siccome c´é in corso una discussione a livello provinciale sulle Case di riposo, ritengo che vi sia  necessitá di chiarezza da parte della legge regionale sull´autonomia di queste Case di Riposo, in quanto IPAB”. A sostegno dell´emendamento il consigliere Giacomo Bezzi (FI-LN), il consigliere Claudio Cia (PT)  e il consigliere Walter Viola (PT). Respinto l´emendamento, l´articolo 6 é stato approvato. Il disegno di legge é stato quindi approvato con 36 voti favorevoli, 5 contrari e 12 astenuti. Dopo l’approvazione, la seduta è stata sospesa e riprenderà alle ore 15.00.