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Comunicati stampa

Alla Presidenza del Consiglio regionale il compito di coordinare i lavori di Convenzione e Consulta per lo Statuto

Approvata la mozione n.34 che affida alla Presidenza del Consiglio il coordinamento dei due organi provinciali preposti a proporre le modifiche dello Statuto. Saranno coinvolti anche i capigruppo provinciali e regionali. Approvato il Voto che chiede trasparenza sul TTIP,

 

Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con la trattatazione della mozione n.34  “Misure di coordinamento con i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano ai fini della revisione dello Statuto speciale di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol”.

Claudio Cia (Amministrare e Civica Trentina) ha rilevato come la Regione sia il luogo dove si difende l’Autonomia.

Chiusa la discussione generale, il consigliere Alessandro Urzì (Misto) ha parlato dell’emendamento da lui presentato e sottoscritto dal Presidente Rossi, che precisa che nel processo di attivazione del Presidente del Consiglio regionale, è previsto anche l’attivazione dei Capigruppo del Consiglio regionale e dei Consigli provinciali e regionali, “per garantire la piena partecipazione di tutti i gruppi presenti”.

L’Assessore Detomas ha confermato il parere positivo espresso in merito all’emendamento. Su un secondo emendamento a firma del Consigliere Urzì che chiedeva una modifica al testo sul passaggio in cui si parla della conflittualità con lo Stato, il Presidente Rossi ha manifestato parere contrario.

In dichiarazione di voto, il Consigliere Urzì ha parlato di “uno sforzo positivo nella direzione di un quadro più chiaro entro il quale incanalare le procedure che tendono ad una riforma dello Statuto d’Autonomia”. Ha quindi parlato del ruolo della Regione, come calmieratore delle istanze sul territorio.

Pius Leitner (F) ha ricordato il percorso storico dell’SVP e le posizioni contro la Regione e ha criticato la scelta di salvare la Regione. Anche Andreas Poeder ha quindi chiesto se in futuro per cambiare l’Autonomia si dovrà chiedere a Trento.

L’aula è quindi passata alla votazione. La prima, in merito al Comma C dell’articolo 2 dell’allegato alla mozione ha visto la proposta approvata. La premessa è stata approvata con 48 si, 10 no, 4 astensioni. Il dispositivo è stato approvato con 47 si, 10 no, 3 astensioni.

 

 

Il Voto n. 3, presentato dai Consiglieri regionali Kollensperger, Degasperi, Heiss, Mair, Leitner, Poder, Poppa, Dello Sbarba, Zimmerhofer e Artioli, affinchè il Parlamento italiano e il Governo intervengano per fare in modo che il Parlamento europeo sia costantemente informato sull'andamento del negoziato tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America per la definizione della disciplina dell'area di libero scambio più grande del mondo, il partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP), attraverso il quale devono essere tutelate l'agricoltura e la zootecnia di montagna, mantenuti gli standard europei di sicurezza dei prodotti, della salute, dell ambiente e quelli di tutela degli investimenti e deve essere garantito che il meccanismo di arbitrato (Investor-State Dispute Settlement) non possa influire sulle competenze legislative del Parlamento europeo e dei suoi Stati membri. Il proponente, Paul Koellensperger ha spiegato il senso del Voto, che chiede al Parlamento di farsi portavoce per poter tirelare la zootecnia e l’agricoltura di montagna.

Hans Heiss (V) ha parlato di libero scambio come “possibilità di sviluppo e di attivare relazioni economiche e standard di diritti umani, aumentando anche il benessere”. Ha detto però che il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un rischio per le piccole e medie imprese e le imprese familiari.

Per Dieter Steger (SVP) è importante che le forze politiche siano libere di decidere autonomamente e non devono subire influenze: per questo, ha detto, è importante che il Parlamento europeo sia informato di quanto accade. “E’ importante che questo trattato non possa influenzare gli organi legislativi”. Si è dichiarato d’accordo con i quattro punti del dispositivo: “Siamo a favore di un mercato libero, ma le condizioni devono essere le stesse per tutti”.

Hans Zimmerhofer (STF) ha detto che il TTIP potrebbe rappresentare un pericolo per l’economia del nostro territorio: “Si tratta di un accordo che favorisce le multinazionali e potrebbe portare a noi dei danni”.

La consigliera Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha parlato della necessità di tutelare i prodotti di montagna, così come determinate zone: “sarà difficile andare a trattare con chi vuole favorire le multinazionali”. “Il TTIP non è i primo accordo internazionale che viene fatto, ma se vengono tolti determinati standard a livello europeo, questo non va bene”.

Pius Leitner (F) ha detto che trova giusto che tutti i Parlamenti si occupino di questo argomento per esercitare pressione sul Parlamento Europeo. “Quello che manca è la trasparenza. Noi non sappiamo il contenuto dell’accordo”.

Rodolfo Borga (ACT) ha voluto sottolineato come il sottosegretario italiano ha parlato della necessità di mantenere riservato l’accordo, mentre in Germania vi sono manifestazione di massa contro qesto accordo. Ha chiesto al primo firmatario di integrare il voto parlando di Governo e Parlamento italiano ed ha detto che deve essere la Corte di Giustizia europea possa controllare che non vi siano violazioni dei principi all’interno del trattato.

Marino Simoni (PT) si è detto d’accordo sulle riflessioni del collega Borga sulla necessità di integrare il dispositivo con i passaggi approvati dall’aula consiliare di Trento. Ha detto che il rischio è che la politica europea perda la possibilità di decidere.

Paul Koellesperger ha quindi accolto la richiesta emendativa che fa riferimento alla Corte di Giustizia europea, così come proposto dal Consigliere Borga. Dopo la modifica del testo, l’aula si è espressa a favore, con 48 si e 1 astenuto.

 

Punto successivo, la mozione n. 32, presentata dai Consiglieri regionali Urzì, Borga e Civettini, per impegnare la Giunta regionale a fare in modo che lungo l'asse regionale dell'autostrada del Brennero non si abbassi il limite della velocità dai 130 km all'ora attuali ai 90-100 km all'ora come in Tirolo. Il Presidente Rossi ha espresso parere negativo sulla mozione, parlando di limiti che possono essere introdotti in modo dinamico. Hans Heiss (V) ha detto di essere a favore della riduzione dei limiti per motivi economici, sanitari ed ecologici. Ha quindi detto che la velocità media è già inferiore, ma il limite alla velocità sarebbe già un segnale per dire che la salute va messa al primo posto. Richard Theiner (SVP) ha detto che le emissioni lungo l’asse del Brennero sono da anni sopra il limite, tanto che l’Italia rischia una sanzione. A Roma è stato presentata una proposta di limiti di velocità dinamici, ma ancora non è arrivata una risposta. Per Bernhard Zimmerhofer (STF) si devon favorire mezzi di trasporto più ecologici e meno rumorosi. Ha quindi detto che che andrebbero tolti i caselli, introducendo un sistema a vignette.

Walter Blaas (F) ha parlato a favore della mozione, dicendo che occorre migliorare la sicurezza dell’autostrada. Ha parlato di strategie e di misure di prevenzione per evitare inquinamento ambientale ed acustico.

Mauro Gilmozzi (UPT) ha parlato di un programma che viene portato avanti da A22 e Università per valutare le misure per la riduzione dell’inquinamento attraverso un meccanismo dinamico.

La votazione ha visto la Mozione n.32 respinta con 12 voti a favore e 35 contrari.

I lavori sono stato quindi chiusi. Il consiglio tornerà a riunirsi il 18 maggio