Salta la navigazione | Area riservata | Login | Sitemap | Deutsch | Cookie | Privacy
Piazza Dante 16 | I-38122 Trento
Tel.: +39 0461 201 111
Piazza Duomo 3 | I-39100 Bolzano
Tel.: +39 0471 990 111
Posta elettronica certificata

Comunicati stampa

Pensioni integrative: eliminare le differenze tra dipendenti pubblici e privati

Il Consiglio regionale accoglie un voto della Svp all’unanimità. Altre mozioni sul polo giudiziario di Bolzano, sui brevetti per i vaccini, sul percorso del cammino delle apparizioni e sul codice etico per la politica.

Nel pomeriggio il Consiglio regionale è ripreso con la trattazione di una mozione presentata da Ugo Rossi (Upt): “Era stata pensata tempo fa, nel periodo in cui le vaccinazioni erano rare, poche. Ma ora il tema è ancora valido se si pensa ai Paesi in via di sviluppo, dove l’accesso ai vaccini non è scontato, anzi”. Franz Ploner (Team K) ha proposto “che la mozione diventi un voto del Consiglio, proponendo anche una riflessione sul tema dei brevetti dei medicinali al governo di Roma”.  Paolo Zanella (Verdi) ha detto di “voler sostenere il tema della salute pubblica globale visto che stiamo parlando di un virus che ha dimostrato di essere molto mutevole. Giusto che tutti possano accedere alla prevenzione”. Il vicepresidente Arno Kompatscher in nome della giunta “ha detto che serve cautela nella messa in discussione della proprietà intellettuale per quanto riguarda la ricerca scientifica, dei farmaci in particolare.  Non possiamo quindi appoggiarla”. Rossi ha accettato di trasformare la mozione in un voto. L’aula non ha approvato.

Ha fatto seguito una mozione di Fratelli d’Italia per chiedere tempi certi sulla realizzazione del polo giudiziario di Bolzano, primo firmatario Alessandro Urzì: “La Regione ha un ruolo preciso in questa partita. Tema annoso. Ma vorrei rimandare al dibattito alla prossima riunione”.

I lavori si sono poi concentrati su una mozione presentata dalla Lega (Savoi e Job), primo firmatario Gianluca Cavada: “Vorremmo che il santuario di Pietralba venisse inserito in un percorso turistico culturale nel cammino delle apparizioni”. Walter Kaswalder (Autonomisti popolari) ha detto di “voler ringraziare Cavada per questa iniziativa. Il cammino che viene proposto è legato ad un turismo lento, legato alla fede ma non solo”.  Alessandro Urzì (Fdi) ha detto di voler sostenere in modo convinto il riconoscimento del percorso dei santuari. Si tratta di un progetto veramente regionalista per dare un valore aggiunto al territorio”. La giunta, ha detto Kompatscher, non prende posizione sul tema che è condivisibile. “Ma credo proprio che la Regione non abbia delle competenze su questo, si tratta di un tema sovracomunale”. A quel punto la mozione è stata modificata e spiegata da Cavada. Alex Marini (Cinquestelle) ha voluto sottolineare “come la Madonna in questione sia riconosciuta anche dai giudicariesi”. E sulla nuova formulazione, con un interessamento di raccordo della Regione nei confronti dei comuni, l’aula ha approvato,

La mozione seguente, che riguarda i fondi di previdenza complementare, è stata spiegata da Helmuth Renzler (Svp) primo firmatario con Amhof, Locher, Vallazza e Deeg: “Si tratta di mettere mano ad una differenza molto sentita tra i dipendenti privati e quelli pubblici. C’è una disciplina che permette tre tipi di previdenza, ma che mette in campo una disparità di trattamento non più giustificabile, `Tutti debbono potersi permettere di avere una pensione complementare". Urzi, Fdi, ha detto di voler sostenere il tema.

Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha chiarito: “Noi siamo favorevoli alla parità di condizioni per tutti i dipendenti anche in tema di trattamento pensionistico. E crediamo che questa eventualità sarà sempre più difficile”.

Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha osservato: “Anche noi sosterremo questo tema anche se questo significa una sorta di bancarotta per uno Stato sociale. Chi lavora in Alto Adige come artigiano riceve meno di chi ha fatto il medesimo lavoro, per esempio, in Germania”.

Alex Marini ha detto di condividere il tema, da armonizzare in ambito europeo: “Ma sul voto da fare al Parlamento temo che questa sia una materia concorrente, con competenza nostra ma assieme a quella di Roma”. Per la giunta è intervenuto il vicepresidente Giorgio Leonardi, Forza Italia: “Parere favorevole, io stesso avevo fatto anni fa un documento sul tema”.  L’aula ha approvato all’unanimità.

La mozione messa in trattazione subito dopo riguarda il codice etico per la buona politica, primo firmatario Alex Marini (Cinquestelle), testo presentato con i consiglieri Nicolini e Zanella: “Sul tema della corruzione ad oggi c’è un testo approvato a Merida, in Messico. Un documento ratificato nel 2009 dal governo Berlusconi, l’Italia ha poi adottato una serie di leggi. L’interesse è quello della prevenzione e della trasparenza, non solo dunque meramente repressivo. Noi pensiamo ad una carta etica da sottoscrivere dai consiglieri”. A quel punto il presidente Josef Noggler ha dichiarato chiusa la seduta.