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Comunicati stampa

Proseguita la discussione sul trattamento economico dei consiglieri regionali

Molti gli interventi e alla fine della giornata non si è arrivati ad una conclusione con le repliche dei tre proponenti che sono previste per la seduta di maggio

Il Consiglio regionale ha ripreso nel pomeriggio la  discussione in forma congiunta di tre disegni di legge, il Nr. 16, Nr. 33 e Nr. 44, tutti incentrati sul tema del trattamento economico dei consiglieri regionali. In particolare il Nr. 16: recita  Modifiche alla legge regionale 21 settembre 2012 n.6 "Trattamento economico e pensionistico dei componenti il ​​consiglio regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige" (presentata dai consiglieri regionali Köllensperger, Rieder, Franz Ploner, Alex Ploner, Unterholzner, Faistnauer, Dello Sbarba, Foppa, Staffler, Ghezzi e Coppola). Il Disegno di legge Nr. 33: Modifiche alla LR 21 settembre 2012 n. 6 relativa al “Trattamento economico e regime pensionistico dei componenti il ​​Consiglio regionale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” con successive modifiche (presentata dall'Assessore regionale Degasperi) e del Disegno di Legge Nr. 44: Modifiche alla Legge Regionale 21 settembre 2012 n.6 (Trattamento economico e pensionistico dei componenti del Consiglio Regionale della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige) con successive modificazioni (presentata dai Deputati del Consiglio Regionale Dello Sbarba, Foppa, Staffler, Zanella e Coppola). 

Il presidente Josef Noggler a quel punto ha aperto la discussione generale, dando la parola a Brigitte Foppa (Verdi): “Sono temi che riguardano noi, in prima persona. Nel 2013 ho iniziato a lavorare in Consiglio con grande orgoglio. Dal 2014, con lo scandalo delle pensioni, ho perso molta considerazione tra la gente. Si è creato un tremendo divario tra chi lavora fuori e chi lo fa in politica. Parlare di stipendi e di adeguamenti è visto come tema di grande privilegio, che mette divisioni con chi lavora fuori. Questo è un terreno inquinato, da bonificare. Non servono interventi estemporanei. L’adeguamento Istat non può essere compreso da nessuno”. 

Sven Knoll  (Süd-Tiroler Freiheit)  ha osservato: “La tematica del trattamento economico dei politici deve essere disciplinata all’insegna della trasparenza, ma qui ci sono colleghi che parlano mentre godono dei contributi di un lavoro pubblico, mentre non è così per chi viene dal privato. Quindi questa è una parte del tema. L’adeguamento lo si faccia per tutte le categorie, non si può parlare di questo alla vigilia delle elezioni. Deve essere affontato anche il tema della previdenza della nostra categoria: non deve essere considerato un privilegio. Chi siede in Consiglio regionale non si è fatto eleggere per avere lauti comprensi ma per portare avanti delle visioni politiche, abbiamo la fiducia di chi ci ha eletto”. 

Marco Galateo (Fratelli d’Italia) ha detto che “il tema non va diviso tra le due Province ma va affrontato a livello regionale. Su questo tema c’è demagogia ma anche propaganda, in realtà va introdotto il tema del rispetto per chi fa politica. Questo è un impegno molto gravoso, si lavora 24 ore al giorno. La qualità, in ogni lavoro, si paga. Serve rispetto per le istituzioni. L’adeguamento Istat non è caduto dal cielo, chi è all’opposizione ora non ha fatto nulla quando poteva”

Diego Nicolini (Cinquestelle) :”Non abbiamo sempre dato risposte all’insegna della qualità, a dire il vero. Se vogliamo essere considerati lavoratori come gli altri non possiamo avere un adeguamento Istat  automatico. Anche la polizia lavora h24 ma non ha super stipendi. Il mercato fuori non paga quello che prendiamo noi. Non va bene avere troppe differenze con chi sta fuori. Capisco che non si voglia cambiare, il cittadino è assuefatto. Questi disegni di legge temo proprio non verranno votati”.

Galateo ha voluto replicare a Nicolini: “Il M5s ha una piattaforma ed un clic per scegliere i propri rappresentanti, non so come si parli di merito. Tra l’altro sono stati al governo nazionale sino a poco tempo fa e non mi pare siano intervenuti sul tema”. A quel punto Nicolini ha osservato che “l’aumento automatico degli stipendi aumenta la spirale inflattiva”.

Giorgio Tonini (Pd) ha detto di voler votare i ddl anche “se si trratta di un'occasione persa, perchè saranno bocciati". Il blocco dell’adeguamento Istat delle pensioni da 1500 euro rimane, deciso dal governo Monti sarà rinnovato da quello Meloni. Congelare l’adeguamento non è risolvere il tema: la souzione di buonsenso è quella di offrire la stessa garanzia che hanno gli altri lavorartori. Una dinamica sensata è quello di vedere quanto è accaduto in termini infllattivi nei cinque anni precedenti: così, semplicemente”

Andreas Leiter Reber (Freiheitliche):  “Vorrei segnalare che nella commissione speciale ci siamo occupati per mesi del tema, occorre che i politici siano indipendenti da determinate lobby, che abbiano quindi uno stipendio adeguato.Questa situazione ora non rispecchia la società. Ognuno deve dimostrare di meritare i soldi che guadagna, alla fine decide l’elettore. La proposta del presidente Noggler sul tema, pur non accolta, poteva essere una buona base per partire. Il dibattito si blocca sempre e solo sugli stipendi”.

Ugo Rossi (Upt): “Il dibattito mi ha convinto a votare questi ddl. E lo ha fatto soprattutto il collega Tonini con il suo intervento. Anche nelle parole della consigliera Foppa ho colto un sincero senso di disagio di fronte al ritornello che noi guadagniamo troppo. Nei cittadini c’è una distorsione della percezione sul tema. Nella scorsa legislatura, per esempio, avevo maturato un tipo di pensione che in questa legislatura mi hanno detto non esserci più. La corsa alla rincorsa non è bel modo di agire, occorre essere conseguenti sia quando si è in  maggioranza ma anche quando si è all’opposizione, senza denigrare le istituzioni”.

Helmut Renzler (Svp) ha aggiunto: “La scala mobile nel 1977 è stata introdotta con grande fatica. ll mio stipendio di allora, ero insegnante, fece un notevole salto in avanti. Poi venne tolto l’automatismo, nel 1992, dopo un lungo dibattito. La sua eliminazione avvenne perchè ci si preparava ad entrare nell’Euro, fu una decisione a livello internazionale. L’adeguamento all’inflazione ora viene stabilito dal governo. E lo stesso per ora lo ha fatto la Regione, dicendo che nel 2024 l’adeguamento ci sarà. Qui si deve fare una discussione corretta dal punto di vista tecnico”.

Alex Marini (Cinquestelle) ha aggiunto che “la nostra legge deve definire quale debba essere  il livello delle nostre indennità. Non si può demandare questo ad un automatismo. In molti hanno provato ad eliminare questo che è un privilegio a tutti gli effetti. In California c’è una commissione che dal 1990 decide quando e di quanto aumentare le indennità dei diversi apparati statali”

Hanspeter Staffler (Verdi) ha proseguito: “L’idea, espressa ora da Marini, che ci sia un intervento del popolo per stabilire l’indennità dei politici è molto importante. Nessuno capisce fuori di qui che nel 2024 scatterà l’adeguamento Istat delle nostre indennità. La questione è sostanziale ma ora siamo in un vicolo cieco. Non ha senso che le condizioni economiche delle nostre due Province non siano tenute in considerazione in questa discussione, noi non possiamo essere esenti da queste condizioni. E’ nostro dovere dare un esempio positivo; siano altri ad adattare le nostre indennità. Sarebbe un passaggio che creerebbe fiducia”.

Paul Köllensperger (Team K) ha detto che “ci troviamo in una situazione strana.Tutti si dicono d’accordo sul fatto di dover togliere l’automatismo Istat ma sembra proprio che le tre  proposte di legge sul tema non verranno approvate. Noi già nel 2019 abbiamo introdotto la questione. Chi respinge queste proposte dovrà prendersene le responsabilità. Per fare una riforma organica serve tempo ma questa sarebbe una buona partenza. Non dobbiamo essere noi a scrivere regole che ci mettono in vantaggio rispetto ad altre categorie. Non possiamo sostituire, come sarebbe accaduto con la proposta di legge della maggioranza, un privilegio con un altro. Dobbiamo portare a termine la contrattazione dei dipendenti con le altre categorie e poi parlare delle nostre paghe. La nostra proposta sia votata per appello nominale”.

Magdalena Amhof (Svp) ha detto che “noi avevamo chiesto che si lavorasse sul tema dell’inflazione ma non era prevedibile che il tasso fosse così elevato. Questi ddl dovrebbero essere affrontati nella prossima legislatura, aldifuori della campagna elettorale. Prima si affrontino i temi della contrattazione e poi si parli della nostra. La nostra proposta è quella di ritirare i vostri disegni di legge e presentarli nella prossima legislativa. Nella discussione di oggi non sono uscite proposte realmente positive. Noi vogliamo aboliare l’adeguamento Istat ma non in queste forme”.

Ulli Mair (Freiheitliche): “La collega Foppa ha ricordarto la situazione di quanto è accaduto nel 2014, con migliaia di persone deluse dalle nostre decisioni. Sono state misure non vagliate in modo attento. Il tema ora deve essere affrontato dai due Consigli provinciali. Si deve trovare una via percorribile, la gente ci chiede di farlo. L’automatismo va abolito, sarebbe l’ideale farlo già oggi”.

Staffler (Verdi) è intervenuto ancora per “chiedere che ci sia un momento per trovare una soluzione condivisa sul tema. Se le tre proposte non piacciono alla maggioranza, se ne faccia una quarta condivisa".

Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha detto che "una soluzione va trovata ora. Noi non vogliamo utilizzare questo tema, una eventuale soluzione, in campagna elettorale. Noi non ritireremo il nostro ddl, la nostra offerta c'è".

Il presidente Josef Noggler ha detto di voler intervenire sul tema: "In tema di trasparenza vorrei fare notare che negli emendamenti di questi tre ddl c'è anche una riduzione delle indennità che entrerebbe subito in vigore. Sarà molto difficile in questi pochi mesi arrivare ad una riforma globale del tema". A quel punto la discussione è stata chiusa con la replica dei proponenti rinviata a maggio.