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Comunicati stampa

La legge che riforma lo Statuto ottiene il via libera con 54 voti a favore

La proposta ora passa all'esame delle commissione per le Autonomie e della Conferenza delle Regioni prima del nuovo via libera del Governo

Nel pomeriggio è ripreso in aula il dibattito sulla proposta di deliberazione Nr. 13:  Parere sul disegno di legge costituzionale  "Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol".  Zeno Oberkofler (Verdi) nell'aprire il dibattito  ha detto “che la nel solco della convivenza tra i gruppi linguistici, l'Autonomia appartiene a tutti, non ad un gruppo linguistico o ad un partito, pur nel rispetto delle nostre differenze. In questo testo è positivo che la Specialità rimanga viva, ci sono degli anche degli aspetti problematici, penso al nuovo ruolo che avrà la Commissione dei 6, ma in mancanza di una riorganizzazione dell’organismo”. Cristian Bianchi (Forza Italia) ha detto di aver ascoltato interventi improntati alla responsabilità, c’è il raggiungimento di un obiettivo comune. Del ripristino delle competenze se ne parla da molti anni, sono passati 13 governi da allora, di cui 7 di centrosinistra. Le competenze che arriveranno non toglieranno nulla a nessuno e su questo mi stupisco che le minoranze qui dicano il contrario”. Antonella Brunet (Noi Trentino) ha osservato come il ddl sia stato votato in Consiglio provinciale a Trento pressoché all’unanimità perché la riforma poggia su basi molto solide. Il testo non si limita solo ad un ripristino di quanto perso ma abbiamo fatto anche un notevole passo avanti. Il parere ora si chiama intesa, e non è solo un cambiamento linguistico.  Va notato il grande lavoro, dagli esiti non scontati, fatto dai presidenti Fugatti e Kompatscher”.

Paul Koellensperger (Team K) ha detto di “voler dare una valutazione positiva, tutto sommato, di questa norma anche se non è una grandissima riforma. Sul metodo non c’è stato un processo partecipativo. Fino a quando la riforma non sarà approvata da entrambe le Camere non sappiamo come andrà a finire. In futuro vedremo se funzionerà. La Commissione dei 6 avrà un ruolo fondamentale”.

Harald Stauder (Svp) ha citato il collega Walcher ed ha detto che la Svp si è battuta per l’Autonomia sin dall’inizio. Crediamo che il maggior numero di competenze che ci vengono date ci mettano nella condizione di fare qui le cose nel modo migliore. Ora questa è la sfida che ci vede in campo: le competenze non sono a favore di un solo gruppo linguistico, ma per lo sviluppo dei nostri territori. Il lavoro fatto dai nostri due presidenti va riconosciuto, non era certo una partita semplice”. Claudio Soini (Noi Trentino)  ha detto che oggi si parla dell’essenza delle fondamenta della nostra Autonomia, anzi l’architrave. La nostra storia è un grande patrimonio condiviso. Un buon compromesso, nelle trattative ci sono due parti che si confrontano. Francesca Parolari (Pd)  ha aggiunto che si tratta di una riforma, seppur piccola. Noi ci auguriamo che la nostra Autonomia continui a fortificarsi. Ci pare invece che ci si trovi di fronte ad una manutenzione, nemmeno straordinaria. L’intesa futura ci pare peggiorativa rispetto al parere che prevedeva il parere”. Walter Kaswalder (Patt Fassa) ha aggiunto che su questa riforma si è ottenuto il massimo che si poteva sperare. Nel passato, due legislature fa,  si è provato, sono fatti degli ottimi lavori teorici, ma nulla di tutto questo era stato poi messo a terra. Michela Calzà (Pd) ha detto che il testo non è modificabile dalle nostre aule, ma possiamo proporre delle integrazioni. Il governo ha chiuso il testo ma questo è un deficit di metodo. Va detto che la proposta contiene delle parti positive, come l’esclusività delle nostre norme. Il nostro è un sì di fiducia vigile”. Maria Bosin (Patt Fassa) ha osservato che l’obiettivo finale non era un Terzo Statuto, nemmeno i presidenti, ma quello che si è ottenuto è un percorso davvero importante. Ci sono delle novità che ci permettono di essere molto soddisfatti”. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti ha detto che “oggi siamo al termine del percorso consiliare di questo  documento. La riforma dello Statuto non era per nulla scontata, Trento e Bolzano hanno trovato un percorso comune sulla materia. In passato non era stato così, penso solo alla legislatura 2023-2018. Siamo partiti dal lavoro del collega Kompatscher come referente delle Autonomie speciali, un percorso che si è arenato perché altri faticavano a tenere il passo. L’impegno di Roma  era quello del ripristino delle competenze, qui c’è ben oltre.  Negli ultimi mesi si è avuto l’allargamento dei temi, governo del territorio, contratti pubblici. La gestione della fauna selvatica è una competenza di cui si parlava da molti anni, non è certo un obiettivo minimale. Di commercio si parlava da altrettanto tempo. In termini di fauna selvatica e di gestione c’è uno strumento in più in termini di sicurezza pubblica. Sull’intesa è la prima volta che viene citata dentro il nostro Statuto, è un innalzamento del livello di autonomia dei nostri consigli provinciali. Crediamo - ha detto Fugatti - che il risultato è importante, possiamo guardare alle nostre specialità in modo più dinamico”.

Il presidente della Regione Arno Kompatscher ha ringraziato l’aula per il dibattito molto partecipato,  riservando un plauso alla Terza Commissione, presieduta dalla consigliera  Eleonora Angeli. Va detto che questo di oggi non è il passaggio finale: trasmetteremo i tre pareri al governo, quindi il ministro per le regioni Calderoli  convocherà la commissione per le Autonomie  e la Conferenza delle Regioni.  Poi la norma, con tutti i pareri, tornerà al Governo che la deve approvare e trasmettere all’Austria. Alla fine arriverà in Parlamento con l’iter previsto per le leggi costituzionali. Il tutto si tradurrà in una Autonomia più ampia, che non potrà essere ridotta nemmeno in futuro”.

Le osservazioni, sette, al testo sono state votate senza ulteriore discussione come deciso dalla riunione dei capigruppo. La prima, a firma Foppa, è stata respinta con 34 no. La seconda, ancora Foppa, è stata respinta con 34 e 23 sì. La terza proposta, firmata dalla consigliera Roher, ha ottenuto 30 no. La quarta osservazione, ancora firmata dalla verde Foppa, ha ottenuto 34 voti contrari. La proposta numero 5, firmata dal verde Oberkofler, è stata respinta, con lo stesso destino per la sesta proposta  firmata ancora dal verde Oberkofler: 33 i no. L'ultima osservazioni, firmata dal consigliere Leiter Reber, è stata a sua volta respinta con 33 voti negativi.

A quel punto il presidente dell’aula, Josef Noggler, ha messo in votazione la proposta di deliberazione che ha  ottenuto 54 voti favorevoli, sei no ed una astensione. La proposta di legge è stata approvata e la seduta conclusa.

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Imm seduta del Consiglio Regionale del 14.05.2025 - pomeriggio
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