Comunicati stampa
In aula la contribuzione complementare per i nuovi nati
Il Consiglio regionale è riunito a Trento in seduta plenaria. In apertura dei lavori il presidente Roberto Paccher ha chiesto un minuto di silenzio annunciando che l'8 settembre 2025 è deceduto l'ex consigliere regionale Hugo Valentin, eletto nella provincia di Bolzano nella ottava, nona e decima Legislatura nella lista S.V.P.. II consigliere è rimasto in carica dal 13 dicembre 1978 al 12 dicembre 1993. È stato membro dell'Ufficio di presidenza in qualità di segretario questore, nonché membro della II Commissione legislativa.
Il Consiglio ha quindi preso in esame la proposta di delibera Nr. 16 : approvazione del bilancio consolidato della Regione autonoma Trentino-Alto Adige per l'esercizio finanziario 2024 (presentata su richiesta della Giunta regionale). Il bilancio consolidato - ha spiegato l’assessore Giulia Zanotelli - comprende, oltre al bilancio della Regione, anche quelli del Consiglio regionale, degli enti ausiliari come la Fondazione Orchestra Haydn e gli istituti culturali (Ladin, Bersntol, Lusern), nonché delle società partecipate dalla Regione come Pensplan (con Euregio piu), Autostrada del Brennero, Banca di Investimento, Trentino School of Management, Trentino Digitale e Südtiroler Informatik AG. Il bilancio consolidato della Provincia Autonoma di Trento-Alto Adige chiude con un risultato positivo (compresa la quota di terzi) pari a 11.385.241,00 euro. Gli utili delle società partecipate dalla Regione: Pensplan Centrum AG 1.115.727 euro, Brennerautobahn AG 88.629.269 euro, Banca di Investimento Trentino Alto Adige AG 6.071.752 euro, Trentino School of Management 3.201 euro, Trentino Digitale 685.462,00 euro, Südtiroler Informatik AG 1.124.804 euro. Paul Koellensperger (Team K) ha osservato come le cifre non dicono totalmente lo stato dell’indebitamento, per esempio, di A22 e che servirebbe maggiore chiarezza sul tema e, più in generale. vada chiarito se le società utilizzino i fondi in modo sempre congruo. Andrea de Bertolini (Pd) è intervenuto su Tsm e sulla missione dell’ente. La società vive ora un periodo di stasi per vicende interne, ed è urgente risolverla, ha detto. Francesco Valduga (Campobase) ha aggiunto che il bilancio consolidato dovrebbe essere occasione di verifica su quanto è stato fatto. Non torno - ha detto - su Tsm che io avrei visto come una scuola di pubblica amministrazione dell’Autonomia. Anche Trentino Digitale ha bisogno di un percorso approfondito per capire se e come si possa costruire un prodotto al proprio interno. Eleonora Angeli (Noi Trentino) ha sollecitato, come fatto in commissione, un intervento della giunta sulla situazione in Tsm. Il bilancio a quel punto è stato votato ed approvato con 31 voti favorevoli e 22 contrari.
L’aula ha preso poi in esame il Disegno di legge Nr. 20 : “Promozione dell'iscrizione dei neonati a una forma di previdenza complementare”. L'assessore competente Carlo Daldoss ha spiegato che il disegno di legge prevede, in sostanza, la concessione di un contributo di 300 euro per l'iscrizione del bambino a un fondo pensione complementare, su richiesta, alla nascita. Il contributo è concesso anche ai bambini adottati o in affidamento, con riferimento alla data del decreto di adozione o affidamento. Inoltre, per promuovere la previdenza complementare, è previsto un ulteriore contributo annuale di 200 Euro per gli anni successivi al primo anno di vita fino a un massimo del quinto anno di vita (o cinque anni dopo l'adozione/affidamento, ma non oltre il diciottesimo anno di età), a condizione che siano soddisfatti determinati requisiti e che siano stati versati almeno 100 Euro nel relativo anno nella previdenza complementare del bambino. La legge prevede anche una regolamentazione retroattiva per i bambini nati a partire dal 2020. Il requisito è una residenza triennale della famiglia nella Regione e il bambino deve rimanere in Trentino Alto Adige. Nella Regione nascono circa 8.500 bambini all'anno. Non tutti usufruiranno del contributo ma - secondo le prime stime - si potrebbe raggiungere circa il 20% dei potenziali beneficiari. L’importo totale per ogni nuovo nato è di mille e 100 euro. Brigitte Foppa (Verdi) ha detto che sul welfare oggi è giusto preoccuparsi per tempo, serve un processo culturale. Andrea de Bertolini (Pd) ha osservato che si tratta di un testo condivisibile ma che evoca temi di ampio respiro. Occorre ragionare sul significato delle previdenze complementari. Bernhard Zimmerhofer (Süd Tiroler Freiheit) ha detto che la proposta del proprio gruppo è quella di sganciarsi dal sistema pensionistico italiano, ritenuto sempre meno sostenibile. Michela Calzà (Pd) ha detto che questo investimento è culturale, non solo simbolico ma anche concreto. La previdenza integrativa precoce è essenziale e su questa opportunità dovranno essere coinvolti anche i Comuni. Mirko Bisesti (Lega) ha parlato di un tema fondamentale che ci deve vedere uniti a livello della nostra Regione. Non c’è solo un gap a livello europeo, serve formazione ma questo passo ci vede andare nella giusta direzione. Sandro Repetto (Pd) ha detto che il ddl manda un messaggio positivo sul tema dei fondi integrativi così come li valorizza la nostra Regione, anche se c’è una parte negativa: quella che serva attivare una pensione complementare viste le difficoltà future a livello nazionale in questo settore.
La misura risponde a un'esigenza effettivamente esistente, ha spiegato Waltraud Deeg (SVP). In tutto il mondo si nutrono preoccupazioni per il cambiamento demografico e l'accessibilità economica del sistema pensionistico. La nostra regione ha dato prova di grande lungimiranza in questo ambito negli anni '90 e Pensplan è un modello di successo. Filippo Degasperi (Onda) ha annunciato il proprio voto di astensione, perché si è parlato di finalità culturale. La pensione complementare non deve - purtroppo - essere vista come un depotenziamento di quella pubblica che, invece, deve continuare ad essere decorosa. Christian Bianchi (Forza Italia) ha detto che il tema non è semplice, il problema è grave e riguarda tutta l’Europa, legato allo stravolgimento demografico degli ultimi decenni. Iniziare versando fin da subito delle piccole somme su un fondo previdenziale sarà sempre più decisivo. Myriam Atz (Süd Tiroler Freiheit) ha messo in guardia dal fare affidamento esclusivamente sulla previdenza privata e dall'accettare contemporaneamente che lo Stato riduca le proprie prestazioni. “La tendenza va infatti in questa direzione, anche nel settore sanitario” ha detto. Francesco Valduga (Campobase) ha detto di essere a favore del provvedimento e come il dibattito, pure ampio, lasci sul tavolo alcuni temi: alcuni trend non li possiamo governare da qui e nemmeno invertirli. La disponibilità ad allargare una possibile platea di chi potrà avere questo contributo è un tema in più che potrà essere affrontato più avanti. Antonella Brunet (Noi Trentino) ha detto che il disegno di legge va oltre l’aiuto alla famiglia e si muove nella direzione della previdenza complementare. L’esame del provvedimento proseguirà nel pomeriggio.
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