Comunicati stampa
In Prima e Seconda Commissione manovra finanziaria da 412 milioni
La Prima Commissione permanente, presieduta da Mirko Bisesti, si è riunita in mattinata a Trento per esaminare due provvedimenti di natura finanziaria di iniziativa della giunta regionale: il disegno di legge n. 24, “Legge regionale collegata alla legge regionale di stabilità 2026”; ed il disegno di legge n. 25, “Legge regionale di stabilità 2026”. Nel corso della seduta la Commissione ha preso in esame i soli articoli 1, 2 e 3, con gli altri di competenza della Seconda Commissione.
Legge regionale collegata alla legge di stabilità 2026 (n. 24)
L’assessore regionale Franz Locher ha illustrato i contenuti dell’articolo 1, che introduce alcune modifiche al Codice degli enti locali (CEL) approvato con la legge regionale 3 maggio 2018. La proposta replica a livello regionale quanto già previsto a livello statale dall’articolo 3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche (cosiddetta “Legge Bassanini bis”), stabilendo che, in caso di parità di punteggio nei concorsi pubblici, è preferito il candidato più giovane di età. La norma intende uniformare le regole concorsuali e semplificare le procedure di selezione nel pubblico impiego.
L’articolo 2 interviene invece in materia di “Disciplina della vigilanza sugli enti cooperativi”, introducendo modifiche all’articolo 49 della legge regionale n. 5 del 2008. La novità definisce con maggiore precisione i requisiti per l’iscrizione delle cooperative nei registri delle rispettive province e mira a rimuovere gli attuali ostacoli ordinamentali alla costituzione di modelli innovativi di società cooperative edilizie di abitazione, di competenza regionale, rendendo così la disciplina più flessibile e moderna.
L’articolo 3 è finalizzato alla valorizzazione del bilinguismo in ambito giuridico, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della corretta “normazione” degli istituti giuridici dell’ordinamento italiano e favorire l’esercizio dei diritti dei cittadini. Il progetto intende consolidare la cultura della giustizia e garantire un accesso effettivo alla giustizia per tutte le comunità linguistiche regionali, migliorando al contempo l’efficienza del sistema giudiziario attraverso lo sviluppo di una cultura giuridica bilingue all’interno della comunità professionale locale. Il ddl, così come presentato, è stato approvato con 9 voti a favore e due di astensione.
Disegno di legge regionale di stabilità 2026 (n. 25)
Nella medesima seduta, la Prima Commissione ha affrontato anche gli articoli relativi alla Legge regionale di stabilità 2026. L’articolo 1 prevede il finanziamento, con oneri a carico del bilancio regionale, degli interventi a sostegno della previdenza complementare erogati direttamente agli aderenti ai fondi pensione tramite la società Pensplan Centrum S.p.A.
Con l’articolo 2 si propone la sostituzione dell’attuale Comitato consultivo per lo sviluppo del welfare complementare, oggi composto da 9 membri, con un nuovo comitato snello formato da soli 3 componenti, tutti nominati dalla Giunta regionale. La modifica mira a semplificare la governance e rendere più efficace l’azione consultiva in materia di previdenza complementare.
L’articolo 3 introduce alcune modifiche al Codice degli enti locali (CEL) del 2018, prevedendo la definizione del numero massimo di assessori comunali, che potrà variare da un massimo di 8 nei centri più grandi a un numero via via inferiore per i comuni di minori dimensioni. La norma contempla inoltre l’aumento delle indennità di carica per sindaci e assessori comunali, con l’obiettivo di rendere omogenea la situazione tra la Provincia autonoma di Bolzano e quella di Trento. Sul tema degli enti locali la consigliera Michela Calzà (Pd) ha presentato un emendamento per bloccare la rivalutazione automatica delle indennità dei consiglieri regionali: respinto con 6 no, 2 astensioni e tre voti a favore.
Il ddl, così come presentato, è stato approvato con voto finale con 8 sì, 2 no ed uno astenuto.
A quel punto la seduta è stata dichiarata chiusa.
Nel pomeriggio è toccato alla Seconda commissione, presieduta da Waltraud Deeg, proseguire nell’esame della manovra economica. L’illustrazione della manovra di bilancio è stata illustrata, con un quadro d’insieme, dalla vicepresidente della giunta regionale Giulia Zanotelli: “Il bilancio 2026 che siamo qui ad esaminare pareggia in circa 412 milioni di euro e consente di dare copertura a tutte le spese di funzionamento ed agli impegni assunti in base alla vigente legislazione regionale. Vengono quindi confermate tutte le politiche di spesa regionali ed i trasferimenti a favore dei vari Enti. Tra questi ultimi i più significativi sono quelli a favore delle due Province e riferibili al Fondo unico per l'esercizio delle funzioni delegate, confermato in complessivi 130 milioni di euro.
Le entrate di natura tributaria sono state stimate complessivamente in euro 324,5 milioni, comprensivi di una parte dei saldi IVA 2024 che saranno accertati nel corso dell'anno 2026. Per l'anno 2026 tali entrate sono state confermate nell'ammontare già previsto a bilancio, mentre per gli anni 2027 e 2028 è stata aumentata di euro 5 milioni la previsione di entrata relativa al gettito IVA. La manovra di bilancio si compone anche di una legge collegata e di una legge di stabilità e in quest'ultima sono contemplate disposizioni che introducono nuove o maggiori spese. Mi riferisco in particolare alle disposizioni contenute negli articoli 1 e 3 del disegno di legge, concernenti, rispettivamente, il finanziamento di interventi a sostegno della previdenza complementare a favore di soggetti in situazioni di difficoltà economica e l'aumento delle indennità di carica degli amministratori comunali. Segnalo infine che nel bilancio 2026-2028 figurano gli accantonamenti definiti nell'Accordo in materia di finanza pubblica tra il Ministro dell'economia e delle finanze, la Regione e le Province di Trento e di Bolzano sottoscritto il 19 ottobre 2024. Con tale accordo la Regione e le due Province, in spirito di leale collaborazione con lo Stato, si sono impegnate ad effettuare accantonamenti sulla parte corrente del bilancio, vincolati agli investimenti, anche indiretti, per l'utilizzo nell'esercizio successivo. Per la Regione, negli anni dal 2026 al 2028, tali accantonamenti ammontano ad euro 2 milioni” ha spiegato Zanotelli. Dopo un partecipato dibattito generale, la commissione è passata all’esame dell’articolato rimanente della legge di stabilità, partendo dall’articolo 4, quello di competenza specifica di questo organismo; votato con 7 sì e quattro astenuti. L’articolo 5 ed il 6 sono stati approvati; con 6 sì e 5 astenuti. Il voto finale della legge numero 25, per gli articoli di competenza ha registrato 6 sì, due no e tre astenuti.
A quel punto si è passati all’esame del bilancio di previsione, illustrato in apertura di seduta dalla vicepresidente Zanotelli, con la votazione degli articoli che lo disciplinano. Il voto finale del disegno di legge 26, assieme alla nota del Defr, è stata approvata con il voto che vale doppio della presidente Deeg pur a fronte di un 5 si e di 5 no. A quel punto la seduta è stata dichiarata chiusa.
