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Comunicati stampa

Riforma Costituzionale: a L’Aquila la riunione dei Presidenti delle Assemblee legislative

Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome nel capoluogo abruzzese sconvolto dal terremoto nel 2009. Ricordata la solidarietà dei tanti volontari accorsi a portare aiuto. Il ruolo del nuovo Senato e delle assemblee legislative regionali alla luce della Riforma al centro del dibattito

I Presidenti a L'Aquila
I Presidenti a L'Aquila

"Lo spirito di solidarietà del Trentino è ancora vivo e presente a L’Aquila, dove finalmente è iniziata la ricostruzione. Insieme ai Presidenti delle Assemblee legislative regionali, abbiamo scelto di affrontare qui il tema della Riforma Costituzionale e del ruolo del nuovo Senato, per portare la nostra vicinanza a sette anni dal terribile sisma che l'ha devastata. La città è oggi in piena ricostruzione, ma ancora oggi i segni del terremoto sono ovunque, le case e i palazzi vuoti, le strade quasi deserte. Una città meravigliosa, che il sisma ha distrutto, ma che ora sta rinascendo”. Così la Presidente Chiara Avanzo, impegnata nel capoluogo abruzzese per l’assemblea plenaria dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Un ringraziamento a tutti i volontari che sin dalle prime ore dopo il terremoto si sono prestati per portare aiuto è arrivato dal Sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, che ha ricordato la solidarietà giunta e ha parlato del processo di ricostruzione che “finalmente è partito”.
L’Assemblea plenaria, voluta a L’Aquila in occasione dell’anniversario del terremoto, è stata soprattutto l’occasione per parlare della Riforma Costituzionale, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Teresa Amici e del Presidente della Commissione bicamerale parlamentare per le questioni regionali, Gianpiero D’Alia. Nel corso del seminario che si è svolto sul “Sistema delle Conferenze alla luce della Riforma”, nel quale sono stati affrontati temi come il peso del nuovo Senato e il rapporto con le assemblee regionali e le Autonomie, è emersa la necessità, a fronte della creazione di una specifica camera territoriale nel Parlamento, di rafforzare la sinergia tra la stessa e le Assemblee legislative, anche attraverso la Conferenza dei Presidenti e il coinvolgimento degli esecutivi regionali dove necessario.
La Sottosegretaria Maria Teresa Amici ha voluto rassicurare, di fronte alle preoccupazioni sollevate da parte dei Presidenti delle assemblee legislative regionali, sul fatto che le Regioni avranno un ruolo fondamentale, proprio alla luce della Riforma in atto ed ha invitato i Presidenti a farsi ancora più parte attiva nella fase di avvicinamento al referendum confermativo che dovrà essere fatto al termine dell’iter parlamentare. D’Alia ha sottolineato alcuni aspetti tecnici, evidenziando come la riforma “resetti” tutto, ma ha anche posto l’attenzione su questioni problematiche, come il rischio che, “se non si riesce a riempire di contenuti politici il Senato, il rischio è che abbia meno valore di una Commissione bicamerale”. “La prima cosa che dovremmo fare è quella di far lavorare insieme il Senato e il sistema delle Conferenze”.
“La Riforma del Senato - commenta la Presidente Avanzo - ci pone di fronte a opportunità e scelte: sarà il raccordo tra lo Stato e le Regioni, ma sarà anche il luogo dove saranno valutate le politiche pubbliche. Se la Riforma sarà approvata, grazie all’articolo 55, potrebbe diventare un organo fondamentale per il controllo delle politiche statali che hanno influenza anche sui nostri territori. I rappresentanti dei territori che troveranno posto nel nuovo Senato, saranno chiamati ad un ruolo fondamentale, ovvero quello di salvaguardare le capacità legislative dei singoli territori, non solo delle Speciali, ma anche delle Regioni a statuto ordinario, così come i presidenti delle assemblee legislative, come rappresentanti dell’intero Consiglio, soprattutto nella prima fase transitoria”.