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Comunicati stampa

Approvato il Codice unico regionale sugli enti locali

Il Consiglio regionale ha approvato il testo che unifica oltre 70 anni di leggi sui Comuni. Posizioni diverse tra Trento e Bolzano sulla proposta di candidatura della Trentino-Alto Adige insieme al Veneto per le Olimpiadi invernali del 2026: i lavori sulla mozione riprendono nel pomeriggio

In apertura di seduta, il Presidente Thomas Widmann ha dato il benvenuto ai due nuovi membri del Consiglio: Otto von Dellemann (SVP), subentrato a Dieter Steger, e Alessandro Savoi (Lega Nord - Forza Italia), subentrato a Maurizio Fugatti.

Testo unico sugli enti locali

Primo punto all’ordine del giorno, Disegno di legge n. 106: Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige. Il testo è stato presentato dalla Giunta regionale e si compone di 338 articoli. Raccoglie le disposizioni in materia di ordinamento degli Enti locali che si sono succedute in un arco di più di sessant'anni, dal 1950 al 2017, con 29 testi di legge e le successive modificazioni. Il testo, tra le altre cose,  ingloba e coordina l'intero procedimento per l'elezione degli organi comunali, tratta le condizioni di eleggibilità, recependo e sostituendo, tra l'altro, il Testo unico delle leggi regionali sulla composizione ed elezione degli organi delle amministrazioni comunali, e raccoglie e coordina per la prima volta le disposizioni in materia di referendum consultivo regionale previsto dall'Art. 7 dello Statuto d'Autonomia. Il testo inoltre si adegua, attraverso alcuni emendamenti, alla normativa prevista dalla L.R. 1 del 5 febbraio 2018, approvata dal Consiglio regionale nella seduta di gennaio e prevede l’inserimento di un articolo in materia di referendum consultivo introdotto dall’Aula a dicembre con la legge collegata al bilancio della Regione e alcune correzioni tecniche.

Andreas Pöder(Bueger Union- Team Autonomie), ha annunciato il suo voto contrario al disegno di legge. Ha detto che in questa legislatura, contrariamente alla promessa elettorale della SVP, non sono stati ridotti né i costi né il numero dei membri del consiglio comunale, ma è stato aumentato il numero dei consiglieri comunali, con un costo aumentato di 4 milioni di euro. Con questo testo unico, si stabilisce ancora una volta questo punto. Tali misure hanno danneggiato la credibilità della politica. Per Pöder SVP e PD avrebbero ingannato gli elettori.

Bernhard Zimmerhofer (Sud-Tiroler Freheit) ha detto che esistono marcate differenze tra i Comuni dell’Alto Adige e del Trentino. Ha detto che il testo presentato vi sono alcuni aspetti positivi e ha detto che per quanto riguarda alcuni aspetti, il Consiglio regionale è più avanzato rispetto a quello Provinciale sudtirolese. Ha però detto che che questo organo però ha dei costi non più sostenibili. Ha detto che non verrà dato l’appoggio a questo disegno di legge e ha chiesto che le competenze vengano date alle due Province e ha detto che chiederanno la chiusura della Regione a medio termine.

Anche Walter Blaas (Freheitlichen) ha detto che esistono norme diverse per i comuni sudtirolesi e trentini. Ha detto che sarebbe ragionevole dunque che ciascuna delle due Province avesse competenza diretta sui Comuni. Ha ribadito quanto detto in merito al costo aumentato per la politica e ha detto che non sono state mantenute le promesse fatte dalla maggioranza in campagna elettorale. Per quanto riguarda la legge ha detto che non si tratta di merito, ma di forma e che valuteranno come votare.

Hans Heiss (Verdi) ha ringraziato il personale, in particolare la dott.sa Zanon e il dott. Wallnoefer per il lavoro svolto nel coordinare testi che risalgono anche al 1950. Ha detto che si tratta di un lavoro notevole. Questo testo, ha detto, offre più trasparenza e, permette di lavorare meglio alle minoranze, che possono così accedere a un testo unico e chiaro. Ha detto che il testo è un segnale di vita della Regione. Ha inoltre suggerito di lavorare ad una riforma dell’intero sistema, affrontando le questioni per grandi temi.

Marino Simoni (Progetto Trentino) si è associato al plauso per il lavoro fatto. Ha parlato di un testo importante per poter lavorare al meglio. Ha detto che occorre un adeguamento dell’ordinamento degli Enti Locali. Ha detto che questo codice rappresenta uno strumento trasparente, funzionale. La storia della nostra Autonomia, ha detto, è radicata nell’Autonomia dei territori. Ha ricordato lo sforzo di Maria Teresa d’Austria quando riformò in un testo unico l’ordinamento di tutti gli enti locali in tutto l’Impero, lasciando però la facoltà di organizzarsi autonomamente nei singoli territori. Ha detto che la difesa delle storie dei nostri comuni è essa stessa difesa dell’Autonomia. Occorre una riforma dei singoli argomenti, ma sicuramente  con questo testo sarà più facile.

Paul Köllesperger (Movimento 5 Stelle) ha parlato di un lavoro imponente. Ha ricordato che il suo partito aveva presentato un ordine del giorno in questa direzione. Ha detto che voterà a favore, non per il contenuto, ma per la forma.

Oswald Schiefer (SVP) ha detto di ritenere che questo testo unico fosse più che necessario. Ha detto che si tratta di una legge importante. Ha detto che ora le ulteriori modifiche andrebbero fatte su questo testo.

L’assesore Josef Noggler ha sottolineato che oggi non si tratta tanto di una questione di contenuto del testo, quanto piuttosto di una sintesi in un testo uniforme. Non si tratta quindi di una separazione della legge elettorale. Contrariamente ai timori di Pöder, ha detto, quanto fatto ha portato ad una maggiore stabilità a Bolzano. Il numero dei consiglieri non è aumentato, ma i comuni hanno avuto la possibilità di farlo. Dopo la proposta di risoluzione di Köllensperger, questo testo è stato elaborato per due anni, sempre a condizione che non vi fosse scritto nulla di nuovo. Noggler ha ringraziato i dipendenti per l'enorme lavoro svolto. L'adozione di questa legge, ha ricordato, richiede 36 voti. Se non si raggiungessero, due anni di lavoro sarebbero stati per niente. Almeno coloro che hanno annunciato l'astensione dovrebbero esprimersi a favore.

Rodolo Borga (Amministrare - Civica Trentina) ha criticato i membri della maggioranza assenti, di fronte a un testo così importante. Ha annunciato voto a favore.

Il testo è stato quindi approvato con 40 voti a favore, due contrari e 5 astensioni.

Candidatura alle Olimpiadi 

Punto successivo, la Mozione n. 63, presentata dai Consiglieri regionali Bezzi, Fugatti, Cia, Bottamedi e Kaswalder, per impegnare la Giunta regionale a sostenere la proposta di una candidatura per le Olimpiadi invernali 2026 sulle Dolomiti coordinata tra Veneto, Trento e Bolzano.

Berhard Zimmerhofer (Sud-Tiroler Freiheit) ha ricordato che per ben tre volte è stata respinta la candidatura del Tirolo. Ha detto che per le Olimpiadi devono essere costruiti nuovi impianti e vi è un notevole impatto sull’ambiente. Ha parlato di un aumento dei prezzi anche per le abitazioni. Ha quindi detto con alle Olimpiadi si legano anche scandali con atleti accusati di aver usato doping. Ha detto di non essere contrari a questi giochi, ma di essere a favore di giochi puliti, senza doping e rispettosi dell’ambiente. Ha parlato della necessità di organizzare insieme al Tirolo: se avessimo cercato una maggiore collaborazione con il Tirolo, il referendum avrebbe forse avuto un esito diverso.

Andreas Pöder (BU-TA) ha detto che la candidatura venisse da più regioni sarebbe sostenibile, ma da noi non sarebbe possibile. Siamo già al limite, ha detto, della sostenibilità del traffico e dell’inquinamento. Anche se trasferissimo tutto sul trasporto pubblico, non sarebbe comunque sostenibile. Ha detto che non c’è bisogno di altro turismo e visibilità. Ha quindi parlato di voto contrario alla mozione perchè le prospettive per il futuro per l’Alto Adige non rappresentano un utile, ma una perdita della qualità della vita e appetibilità per i turisti.

Hans Heiss (V) ha ribadito quanto detto dal collega Pöder, sostenendo che si tratta un evento problematico per quanto riguarda l’impatto ambientale. Ha detto che per il turismo la Provincia di Bolzano è già molto avanti e non serve un ulteriore aggravio. Ha parlato della necessità di uno sviluppo sostenibile e ha dichiarato voto contrario alla mozione, dal momento che una candidatura rappresenta una prospettiva di sviluppo molto limitata che avrà molti effetti controproducenti per l’ambiente.

Walter Blaas (Freiheitlichen) ha dichiarato voto contrario. Ha ricordato quando il Trentino disse no alla candidatura del Tirolo alcuni anni fa e si formò un fronte anti Olimpiadi anche da noi. C’è anche ora una sensibiità che va contro questa candidatura. Un tempo sarebbe stato possibile sfruttare questa occasione, ma oggi non vi sono più le condizioni.

Pietro De Godenz (UPT) ha detto che esistono già le strutture nel nostre territorio, dove vengono fatte gare mondiali. Ha detto che va tutelato l’ambiente e questo è un punto di partenza. Non dobbiamo fare più presente, ha detto, ma innalzare il valore della presenza alberghiera. Ha detto che tra Trentino e Alto Adige vi è una differenza del 40% nei prezzi. Ha ricordato come Torino sia rinata come città. Ha parlato di una strada ù importante per collaborare tra più Regioni e ha detto che dovranno essere giochi puliti.

Alessandro Urzì (Misto) si è detto convintamente favorevole e ha parlato della necessità di dimostrare capacità organizzative. Ha detto che si vorrebbe puntare al riconoscimento del cuore della manifestazione nel Trentino-Alto Adige. Le Province di Trento e Bolzano potrebbero cogliere questa opportunità: non si tratta solo di mettere a disposizione le proprie strutture. Una sfida come quella che è stata proposta, dovrebbe essere affrontata con entusiasmo. Si tratta di attrarre un turismo di maggiore qualità.

Rodolfo Borga (ACT) ha parlato a favore della mozione. Nessuno, ha detto, vuole danni all'ambiente e al paesaggio. Le Olimpiadi avrebbero certamente spazio in una regione dove gli sport invernali sono molto diffusi. Borga ha criticato l'assenza del presidente e del vicepresidente della Regione in un simile dibattito. Egli ha chiesto che la proposta sia riformulata, se necessario; un voto contrario significherebbe la fine del progetto per molto tempo.

Jose Noggler ha detto che entrambe le Province si sono espresse contro questa candidature. Ha ricordato che i Presidenti delle Province hanno detto di essere a favore della messa a disposizione delle strutture, ma non a candidarsi. Ha ricordato che il 13 marzo la Giunta provinciale di Bolzano si è dichiarata contraria a presentare questa candidatura. Per questo motivo la mozione non trova l’appoggio della Giunta regionale.

Massimo Fasanelli (ACT) in dichiarazione di voto ha parlato di una opportunità da cogliere. Ha detto che si tratta di una occasione per incentivare tante ragazze e ragazzi a praticare lo sport e sarebbe uno slancio per l’economia.

Bernahard Zimmerhofer (STF) ha chiesto una votazione separate per Provincia, ma da regolamento non è possibile.

Walter Kaswalder (Misto) ha detto che sarebbe stato interessante sentire l’opinione dei Presidenti e dei Vicepresidenti. Ha detto che la politica dovrebbe essere sfida e sarebbe stato importante dimostrare che nelle Dolomiti si può fare una Olimpiade green. Credo, ha detto, che sarebbe stata una sfida da raccogliere, magari costruendo qualche infrastruttura, come una ferrovia, per dimostrare che in Trentino e in Sudtirolo il rispetto della montagna e dell’ambiente sono cardini di questa Regione.

Anche Tiziano Mellarini (UPT) ha parlato di una occasione da non perdere. Ha ricordato che il Veneto ha sfruttato l’immagine anche dei nostri territori per promuovere la candidatura. Ha quindi detto che si tratta di dimostrare ancora una volta la grande capacità organizzativa del Trentino.

Anche Luca Giuliani (PATT) ha annunciato voto favorevole da parte del suo gruppo. Lo sport, ha detto, è un modo per coinvolgere i giovani nella società e portare le Olimpiadi qui sarebbe un momento di valore e spirito d’orgoglio per tutti i giovani.

Donata Borgonovo Re (PD) ha detto che vi è una certa confusione tra quanto viene detto dall’assessore Noggler sulla posizione della Giunta e quanto detto dai colleghi di maggioranza della Provincia Autonoma di Trento. Ha detto che in Trentino non se ne è mai parlato in Trentino e ha detto che esiste una certa schizofrenia tra quanto accade in Trentino e quanto accade a livello Regionale.  Ha quindi chiesto una sospensione del punto.

Alessandro Savoi (LN-FI) si è detto sorpreso dal rifiuto di Bolzano. Ha detto che non c’è bisogno di nuove strutture. Ha detto, riferendosi alla Valdastico e alla Pedemontana, che “in Veneto le cose le fanno, vanno avanti con i loro progetti, mentre il Trentino e l’Alto Adige dormono”.

Giacomo Bezzi (LN-FI) ha replicato ringraziando tutti i colleghi per il dibattito. Ha detto che un tema di queste proporzioni abbia il diritto di essere messo all’ordine del Giorno del Consiglio regionale, dove si devono esprimere le singole posizioni dei partiti trentini e  sudtirolesi. Ha detto di essere a favore di una sospensione dei lavori per modificare il testo.

La trattazione riprenderà alle 14.30.