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Comunicati stampa

In aula la legge sulle società partecipate

Ma sul ddl della giunta c’è un emendamento sull’A22 contestato dalle opposizioni

Il Consiglio regionale è iniziato con il ricordo del presidente dell’aula Josef Noggler della scomparsa della ex consigliera trentina Claudia Piccoli Rensi in carica dal 1971 al 1988. Dopo una riunione dei capigruppo,  si è deciso di passare subito  all’esame della legge N. 49, Disposizioni per il recepimento dell’articolo 20 del decreto legislativo 19 agosto 2016 n.175, (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica e per le nomine negli organi amministrativi delle società partecipate della Regione). Un ddl presentato dalla giunta regionale presieduta da Maurizio Fugatti: “Si tratta di una legge che vuole semplificare e snellire le procedure in queste società. Puntiamo a fare, come avviene nelle due Province, delle revisioni triennali e rendere più agevoli le nomine nelle società stesse” ha detto Fugatti.  Il presidente della Commissione regionale Denis Paoli (Lega) ha quindi illustrato il ddl in questione, presentato dall’assessore Lorenzo Ossanna che ha ricordato la necessità di fare questi passaggi adeguando la normativa in previsione di scadenze legate a leggi nazionali il prossimo mese di aprile.

La discussione generale è stata aperta dal consigliere Alex Marini (Cinquestelle) che ha definito opportuno il piano di riassetto delle società, adeguando le società regionali al cosiddetto “decreto Madia” ma esprimendo nel contempo alcuni dubbi sulla tempistica delle scadenze, chiedendo che questo tipo di intervento venga in futuro anticipato.  Giorgio Tonini, Pd, ha detto che “questa leggina della maggioranza è in realtà un pretesto per presentare un emendamento della maggioranza per consentire all’Autobrennero di attuare una proroga delle deroghe. Nei fatti si lascia che con questa deroga che il presidente di A22 (e qualche altro membro del cda) possano guadagnare in tutto più del presidente della Repubblica, ovvero 240 mila euro in tutto, quello che non vorrebbe la Madia. Si tratta di una deroga ingiustificata che vorrebbe mantenere questo status per altri tre anni. A nostro parere è uno scandalo”. Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha chiesto un chiarimento su questo emendamento, in particolare alla Svp se davvero sia d’accordo su questa norma: “Forse a qualcuno è sfuggita la possibile conseguenza di questo emendamento. Si doveva trattare di un ddl tecnico. Se Tonini ha ragione questo emendamento non è accettabile, davvero si tratta di uno scandalo”.

La consigliera Maria Elisabeth Rieder (Team k)) ha detto che pensava di non dover intervenire, credeva si trattasse di un ddl tecnico: “Oggi è successo quello che succede spesso qui in aula. Si anticipa la discussione di una legge, ma poi viene presentato un emendamento all’ultimo minuto. Chiedo la giunta ci si spieghi per bene quello che si vuole ottenere con questi favoreggiamenti nascosti”.  Franz Locher (Svp) ha detto che il ddl serve per le società partecipate e che una legge regionale si rende necessaria: “In questi momenti terribili serve organizzarsi per bene con le proprie società. Per l’Autostrada vale lo stesso principio e ritengo che l’assessore abbia agito in modo positivo. Serve una linea chiara, per esempio sul tema delle risorse energetiche”. 

A quel punto su richiesta della minoranza i lavori sono stati interrotti per 15 minuti.  Alla ripresa Dello Sbarba ha detto che l’opposizione ritiene inaccettabile che il presidente della giunta Maurizio Fugatti non replichi sulle osservazioni avanzate e di voler convocare una riunione dei capigruppo per decidere come comportarsi rispetto all’emendamento. Il presidente Noggler ha accettato l'interruzione accordando altri 15 minuti per la riunione. Il consigliere Paul Köllensperger (Team k) ha quindi chiesto altri 20 minuti di sospensione e la riunione è stata aggiornata al pomeriggio.