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Comunicati stampa

In aula l’iter per il rinnovo per la concessione A22

La relazione del presidente Fugatti sul PPP, i commenti dei consiglieri. Via libera al rendiconto 2021 del consiglio regionale.

La seduta di oggi del Consiglio regionale si è aperta con il ricordo dell’ex consigliere trentino Remo Iori (eletto dal 1978 al 1993) scomparso il mese scorso, Il presidente Josef Noggler ha poi comunicato il passaggio del consigliere Ivano Job dal gruppo Lega al gruppo misto. L’ordine del giorno si è aperto con la discussione del rendiconto del Consiglio regionale, la delibera  Nr. 33. La relazione è stata letta dal vicepresidente dell’aula Roberto Paccher.  Le entrate per il 2021 ammontano a 82,66 milioni di euro e le spese ammontano a 73 milioni, con un l'avanzo di competenza che assomma a 8,94 milioni di euro. Alex Marini (Cinquestelle) ha detto “che il rendiconto non dovrebbe essere solo un mero documento economico ma l’occasione dovrebbe essere utile per ragionare su quanto è stato fatto dal Consiglio regionale nel corso dello scorso anno. Credo sarebbe utile riproporre, ad esempio, la diretta streaming delle sedute d’aula, in italiano e tedesco, con traduzione simultanea”. Il presidente Noggler ha detto che “il rendiconto è stato presentato in forma bilingue, mentre la traduzione in aula potrebbe essere trasmessa in streaming e nel frattempo sono stati fatti dei lavori per adeguare l’aula”. La delibera sul rendiconto è stata dunque approvata con 46 voti favorevoli e 17 astenuti.

Sara Ferrari (Pd) ha chiesto in seguito una riunione delle minoranze ed il presidente ha concesso 15 minuti. Il capogruppo di Team K Paul Köllensperger  ha chiesto poi che tutti i capigruppo del Consiglio potessero incontrare il presidente della Regione Maurizio Fugatti prima della ripresa della trattazione del tema presentato nella seduta di aprile, ovvero la legge numero Nr. 49 proposta dalla giunta regionale: disposizioni per il recepimento dell’articolo 20 del decreto legislativo 19 agosto 2016 n.175, (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica e per le nomine negli organi amministrativi delle società partecipate della Regione).  Sul tavolo soprattutto l’emendamento presentato dal capogruppo della Lega Mirko Bisesti in merito all’eventuale tetto dei compensi per il cda di Autobrennero.

 Il presidente Fugatti al rientro in aula ha allora ricordato l’iter legato al rinnovo e le prospettive della concessione di Autobrennero. Lo ha fatto con una dettagliata relazione: “La concessione è scaduta nel 2014.  Da allora si è proceduto nella gestione, nel 2015 il governo ha provato a trovare una soluzione, è stato fatto un decreto nel 2017 che prevedeva la costituzione di una società in-house. Dal 2021 l’affido diretto è però decaduto e nonostante gli sforzi non si è trovata una soluzione in questo senso. Il legislatore, sempre nel 2021 ha poi reso possibile un partenariato pubblico e privato, unica alternativa alla gara europea, soluzione che non ci espone al rischio di una statalizzazione della società. Ultimo passaggio depositato da A22 è di questo mese, ed è incardinato anche alla transizione ecologica, allo shift modale gomma-rotaia. Si è ragionato - ha detto Fugatti - su un arco temporale di 50 anni e si lavora su veicoli stradali sempre più vicini alle emissioni zero. A22 ha agito percorrendo tutte le vie per evitare la gara europea, che ci farebbe diventare un territorio di attraversamento degli interessi di terzi, senza alcun controllo dei territori locali sulle gestioni future. La proposta presentata l’11 maggio non prevede invece una diluizione della presenza pubblica, ma ci saranno piuttosto attenti vincoli di indirizzo. Ora siamo nella fase di valutazione dell’interesse pubblico.  Nel nuovo modello resta l’attuale società e resta soprattutto nelle nostre mani la possibilità di decidere il proprio destino. Agevola l’allungamento della concessione e consente di aumentare il volano degli investimenti, solo la terza corsia dinamica mette in moto 1 miliardo di euro.  La procedura di valutazione sulla finanza di progetto deve essere conclusa entro il dicembre del 2022. L’evoluzione degli introiti di pedaggio è stata fatta in modo prudenziale ma non si esclude che venga rimodulata in base all’inquinamento dei diversi mezzi, introducendo l’euro-vignetta. Con la messa in funzione dell’’Eurotunnel si vuole invertire l’attuale percentuale 30-70 legato al trasporto rotaia/gomma” ha concluso Fugatti.

Köllensperger ha detto che “A22 deve pensare all’allineamento con le tariffe autostradali europee e che l'euro vignetta sarebbe una grande novità, sempre cassata da Roma in passato,

Riccardo Dello Sbarba (Verdi) ha detto che la relazione del presidente Fugatti merita di essere discussa: “Il traffico pesante in A22 continua a crescere in percentuale, pandemia a parte. Nel bilancio di Autobrennero questo viene tradotto come aumento di profitti. Noi vogliamo che il traffico venga invece ridotto.

Giorgio Tonini (Pd) ha ringraziato il presidente Fugatti “per l’intervento che deve ottemperare la chiarezza con la prudenza legata alla fase delicata legata alla concessione. Non è facile. Ma non ci si poteva chiedere di votare un emendamento senza spiegazioni, ora c’è un quadro più chiaro pur non esaustivo. Ora non si parla più di soci privati, ma serve un bilanciamento tra gli investimenti ed i volumi di traffico”.

Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) ha espresso soddisfazione per la relazione del presidente Fugatti: “Si vede il futuro dell’infrastruttura e il superamento dello stallo. Non credo si debbano avere timori sulla tematica ambientale. Noi abbiamo fiducia”.

Ugo Rossi (Upt) ha commentato con favore la relazione di Fugatti: “Rispetto alla governance si può essere ora più tranquilli. Forse questa comunicazione poteva essere fatta nelle sedute precedenti”.

Paolo Zanella (Verdi) ha detto che “il Ppp non è forse la migliore delle scelte ma che ci consente di tenere sul territorio la governance dell’infrastruttura. I dubbi sono sulla sostenibilità di investimenti lunghi 50 anni”.

Alex Marini ha detto di considerare paradossale che discutendo il suo emendamento si è parlato di A22, del suo futuro, forse in modo paradossale.

Hanspeter Staffler (Verdi) ha osservato come “ sarebbe stato meglio sapere prima, in modo diretto, lo stato dell’arte del rinnovo della concessione di A22. Noi qui abbiamo fatto delle domande fondamentali”. E su questo intervento si è conclusa la sessione mattutina.