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Comunicati stampa

Prosegue l’esame dell’assestamento di bilancio

Il rendiconto passa all’organo di riesame per la mancanza della maggioranza qualificata. Discussi i primi odg. Il cordoglio dell’aula per le 11 vittime della Marmolada.

In apertura della seduta pomeridiana il presidente del Consiglio regionale Josef Noggler  ha chiesto un minuto di raccoglimento in ricordo delle 11 vittime travolte dalla valanga sul ghiacciaio della Marmolada domenica 3 luglio: “Sono persone che hanno perso la vita in modo tragico. Il nostro ringraziamento va a chi ha soccorso i feriti subito dopo l’incidente. Ora i parenti possono finalmente dire addio ai propri cari. Alle famiglie va il nostro sincero cordoglio e partecipazione”. Nel contempo il presidente della giunta Maurizio Fugatti ed il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher hanno lasciato l’aula per poter presenziare in modo ufficiale ai funerali di due delle vittime in programma oggi pomeriggio.

E’ poi ripresa la discussione generale sulla manovra di assestamento della Regione, iniziata al mattino, con le relazioni affidate al presidente dell’esecutivo Fugatti. Il primo ad intervenire è stato Alex Marini (Cinquestelle) : “Il tema dei controlli dei bilanci è reale, il rendiconto ci dice che la struttura ha prodotto una relazione vaga. Si poteva e doveva fare di più. La Regione è un mero veicolo finanziario per le attività delle due Province.  Oltre ad aumentare le indennità ai sindaci, si assicurino anche maggiori strumenti per amministrare con trasparenza. I vertici delle amministrazioni culturali dovranno essere molto preparati. Credo servano dei contributi coordinati per favorire l’editoria, a favore della democrazia”.

Paolo Zanella (Verdi) è tornato sul tema delle indennità dei sindaci: “Appropriato aumentare l’indennità dei sindaci, meno quella che ci siamo auto regalati noi  consiglieri un anno fa. In quel caso solo per noi abbiamo ripristinato la Scala mobile, una beffa ai cittadini. Si modifichi questo articolo di aumento Istat automatico delle nostre indennità. Credo che in Trentino i primi cittadini preferirebbero avere i segretari comunali e una dotazione di personale adeguata”.

Alessandro Savoi (Lega) ha detto che “nel rendiconto c’è un avanzo che va ad incrementare i bilanci della Provincia di Trento e di quella di Bolzano. Alla Regione del resto sono rimaste solo 5 competenze primarie. Va ricordato che l’Autonomia è regionale, va da Borghetto al Brennero”.

A quel punto è toccato all’assessore Lorenzo Ossanna (Patt) replicare: “Sull’indennità dei sindaci questo Consiglio regionale è compatto. Nell’assestamento non c’è però solo l’articolo 1 che va  comunque ad adeguare la situazione dei sindaci a quanto già avviene nel resto d’Italia. I colleghi hanno parlato di una fideiussione che da 40 milioni ora è scesa a 17 milioni di euro, Pensplan non è più sostenuta da noi. La norma dei sindaci non è per adeguarsi all’inflazione. Può volendo anche essere rifiutata. Le risorse che più in generale diamo alle Province sono comunque a disposizione dei territori”.i

Il vicepresidente Arno Kompatscher (Svp) ha osservato che “la relazione della Corte dei conti, in tema di copertura finanziaria dei disegni di legge, questa è in realtà un compito del Consiglio regionale, non dell’esecutivo. Anche sull’A22 ci si contesta la competenza  ma si tratta di una mera questione politica. Non è detto che tutto quello che vale per lo Stato sia valido in modo automatico anche per la Regione, ci servirà una norma di attuazione. L’Agenzia della giustizia verrà coinvolta non appena sarà pronta la legge, che va modificata. Sull’indennità dei sindaci va detto che recepiamo una norma a livello statale, in realtà sono ancora sotto il livello di inflazione, come del resto quello di noi consiglieri regionali. Vedremo se rimarrà un adeguamento in questa forma o se sarà cambiata, non spetta a noi decidere”.

A quel punto è iniziata la trattazione di un ordine del giorno presentato da Alex Marini sul disegno di legge in questione: “Ripeto che la valutazione è stata troppo sintetica, non ci è stato riferito di approfondimenti in commissione. Chiediamo che entro 90 giorni ci si riferisca in Commissione, perché l’Agenzia regionale altrove funzioni bene, all’estero ci sono altri esempi che vanno presi ad esempio. Penso alla selezione per fare delle nomine pubbliche”. Il vicepresidente Kompatscher ha replicato come sia “molto complicato trovare interlocutori in tema di giustizia. Per questa Agenzia ci serve trovare un dirigente che sappia poi prendere delle decisioni operative. Serve individuare bene i temi, sennò si chiede sempre senza essere poi contenti. Faremo il passaggio ma ora non serve approvare l’odg perché ci siamo già impegnati a farlo”. A quel punto l’odg è stato respinto con 29 voti contrari e 17 favorevoli.

Il passaggio all’articolato del ddl sul Rendiconto è stato dunque approvato con 15 sì. L’articolo 1 è stato approvato con 33 voti favorevoli. Disco verde anche per il 2, il 3, con il 4 votato separatamente dai consiglieri trentini e da quelli altoatesini: in entrambe le Province non è stata raggiunta la maggioranza ed il documento sarà dunque ritrasmesso all’organismo competente per il riesame, Sul disegno di legge successivo, il numero 3, sono rimasti in discussione tre ordini del giorno. Il primo sulla parità di genere è stato presentato da Alex Marini: “Si debbono attuare delle iniziative di divulgazione sul tema. Ci sono figure eminenti che non sono conosciute, non ci sono solo padri dell’Autonomia ma anche delle madri”. Brigitte Foppa (Verdi) ha detto che in realtà di “questo tema si dibatte molto in altre sedi, ma che non è sbagliato continuare a farlo. Anzi”.  Il vicepresidente Kompatscher ha detto che la giunta è favorevole ad intitolare ``luoghi e strade a donne che si sono messe in luce”.

Sara Ferrari (Pd) ha voluto ringraziare  Marini per la proposta augurandosi che anche i disegni di legge in attesa ottengano eguale accoglienza favorevole. L’odg è stato approvato con 42 sì.

L’odg numero 3 vede come primo firmatario Walter Kaswalder (Autonomisti popolari) ed il tema è quello dei “progetti dei comuni confinanti, dove le due Province di Bolzano e di Trento in 12 anni garantiscono l'esborso di 480 milioni di euro. L’idea è quella di evitare di finanziare  opere che non abbiano  anche ricadute sul nostro territorio,  anche se serve l’intesa. Proviamo a capire se questo programma possa essere rivisto, anche come peso, visto che si tratta di 40 milioni di euro all’anno, per ogni Provincia. Tema non semplice”.

Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia) ha osservato come “il testo sia convincente ma con dei rischi di un messaggio sbagliato. Tutto questo è nato quando riguardo alla nostra Autonomia c’era molto sospetto. Si era voluto creare una sorta di zona cuscinetto. Serve muoversi con delicatezza”.

Alex Marini: “Avrei firmato anche io questo odg, i comuni trentini debbono essere coinvolti rispetto a quanto fanno i comuni lombardi. I nostri non sono nemmeno consultati”. Il vicepresidente Kompatscher: “Il tema è molto importante. Sul piatto c’è un miliardo di euro in 12 anni, i progetti riguardano aree molto vaste. Il Fondo dei comuni confinanti è stato firmato dall’allora ministro Tremonti. Mettere mano al pacchetto in questione non è facile, non lo si può riaprire in toto. L’argomento va discusso con il governo, il Fondo riguarda le 2 Province non riguarda la Regione. Non si  può trattare qui, deve essere risolto nei due Consigli”. Kaswalder ha detto che a livello provinciale sarà discusso e che questo era il suo intento, quindi ha ritirato il proprio odg. E a quel punto il presidente Noggler ha chiuso la seduta d’aula.