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Comunicati stampa

Penasa e Steger eletti nella Commissione dei dodici

Rinviata a giugno la discussione di una mozione di minoranza per abolire la Regione

La riunione pomeridiana del Consiglio regionale, riunito in seduta plenaria a Trento, è proseguita nel pomeriggio con la nomina della Commissione paritetica per la denominazione definitiva dei capitoli di bilancio, prevista dall’articolo 84, quarto comma, dello Statuto speciale. Tre i nomi di consiglieri, uno espressione di maggioranza, uno di minoranza ed uno appartenente al gruppo linguistico ladino. Tutti eletti. Il seguente punto all’ordine del giorno era la designazione dei rappresentanti del Consiglio regionale, quali membri delle Commissioni paritetiche (Commissione dei dodici e dei sei) per le norme di attuazione dello Statuto speciale. La minoranza italiana ha proposto Fabio Scalet, la maggioranza Franca Penasa. Sul fronte altoatesino la maggioranza  Dieter Steger, con la minoranza che ha fatto il nome di Oskar Peterlini.  Risultavano eletti, con 67 votanti, Penasa con 32 voti e Steger con 36. Peterlini otteneva 29 voti e Scalet 21.

L’aula a quel punto affrontava la designazione di due Consiglieri regionali, uno dei quali appartenente alla minoranza, per il Comitato consultivo previsto dall’articolo 4 della legge regionale 30 maggio 1993, n. 11 (Interventi a favore di popolazioni di stati extracomunitari colpiti da eventi bellici, calamitosi o in condizioni di particolari difficoltà economiche e sociali), e successive modificazioni. Eletti due consiglieri provinciali.

L’aula avrebbe dovuto prendere in esame la mozione n.1, presentata da un gruppo di consiglieri di minoranza, per l’abolizione della Regione e del Consiglio regionale ed il trasferimento delle loro competenze alle Province di Bolzano e di Trento. Il proponente di questa e, della seguente mozione, hanno chiesto ed ottenuto che la trattazione venisse spostata rispettivamente nelle sedute di giugno e di maggio, la prima in particolare quando non persisterà più la regola della par condicio. In trattazione è dunque rimasto il Voto n.1, proposta da un consigliere di maggioranza per l’istituzione di una Commissione medico-scientifica per lo studio del fenomeno delle morti improvvise. Dopo una pausa richiesta dalla maggioranza il proponente annunciava la sua intenzione di sospendere la trattazione del voto.  A quel punto la seduta veniva dichiarata chiusa.



(Per le regole della par condicio legate al voto di giugno per le elezioni europee il comunicato appare in forma essenziale e senza i nomi dei consiglieri)